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Cannavaro: «Dall’Inter alla Juve: a Milano si sono pentiti del mio trasferimento»

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Fabio Cannavaro oggi compie 50 anni. Sul Corriere della Sera ha tracciato un bilancio della sua vita da giocatore e da allenatore

Fabio Cannavaro oggi compie 50 anni. Sul Corriere della Sera ha tracciato un bilancio della sua vita da giocatore e da allenatore che ha avuto diverse esperienze all’estero.

I 50 ANNI – «É una tappa importante. L’età della serenità, ecco. Oggi sono un uomo più vecchietto (ma anche no), mi sento bene e in forma e di questo ringrazio Dio. Tiro la linea: ho fatto calcio ad alti livelli, ho iniziato nella squadra della mia città, ho vinto in piazze importanti. Sono l’ultimo italiano che ha un Pallone d’Oro in bacheca. Ho avuto fortuna? Forse sì. Ma sono stato anche bravo a farmi trovare pronto. Bisogna saperci salire sui treni, quando passano. Non ho mollato nulla. E mica è finita…».

MALE A BENEVENTO – «Non ho trovato una situazione florida e se fossero arrivato giocatori nel mercato di gennaio forse le cose sarebbero andate diversamente. Resta un’esperienza importante».

SUA MOGLIE – «Senza il suo sostegno sarebbe stato più difficile. Sono tornato dalla Cina dopo il Covid perché sentivo la mancanza della mia famiglia».

DALL’INTER ALLA JUVE«Avevo un infortunio alla caviglia, il secondo anno non si sono fidati e probabilmente quando sono andato via si sono pentiti».

UN PENSIERO PER LIPPI – «Per Marcello Lippi, il mio secondo papà».

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