2018

Elezioni Figc, metà Serie A si schiera con Gravina

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Candidati FIGC, Damiano Tommasi, Gabriele Gravina e Cosimo Sibilia si confrontano sulla riforma dei campionati e sulle squadre B. I club chiedono un passo indietro ad un candidato per le elezioni, metà Serie A si schiera con Gravina – 26 gennaio, ore 20.20

Mentre l’impasse sui diritti tv si riverbera anche sulle elezioni in Lega, per quel che concerne le prossime presidenziali in seno alla Figc sembrano vedere un forte appoggio della metà dei club di Serie A, circa il 6% dei voti, per il candidato Gabriele Gravina. Juventus, Inter, Torino, Fiorentina, Spal, Sampdoria, Cagliari, Sassuolo e Bologna pronte a sostenere il presidente di Lega Pro e che hanno chiesto un passo indietro a Damiano Tommasi: «Ho ricevuto l’appoggio dei 10 club di A con cui mi sono incontrato oggi. Con Tommasi parlerò per lavorare al rilancio del calcio italiano» ha dichiarato Gravina nel pomeriggio.

Tommasi, Sibilia e Gravina a confronto: «Squadre B e riforme, ecco come agire» – 26 gennaio, ore 9.50

Quali sono i programmi dei candidati alla presidenza della FIGC? Damiano Tommasi, Gabriele Gravina e Cosimo Sibilia hanno stilato una serie di cose che vorrebbero mettere a punto nei primi cento giorni di una possibile presidenza. Per quanto concerne Sibilia servono norme più restrittive per l’iscrizione ai campionati professionistici, i casi Vicenza e Modena devono essere d’insegnamento. Inoltre l’attuale capo della LND ha un’idea nuova che coinvolge i veri protagonisti del gioco del pallone: «Vorrei affidare la gestione del Club Italia ai calciatori».

Ci sarebbe da parte sua anche la volontà di inserire le seconde squadre, riservandole agli Under 21. Il tema delle squadre B è tanto caro a Damiano Tommasi, che he ha fatto un cavallo di battaglia. «Il sistema delle seconde squadre è da introdurre subito, i risultati li vedremo tra qualche anni. Dobbiamo rivisitare anche i centri federali» afferma Tommasi alla tavola rotonda con gli altri candidati organizzata da La Gazzetta dello Sport. Secondo l’ex romanista, unica espressione del calcio giocato, è urgente ripartire da un progetto sportivo e bisogna riorganizzare anche il Club Italia.

L’iscrizione ai campionati è invece una questione che vede coinvolto soprattutto Gravina. Vertice della Lega Pro, ha visto fallire due società a stagione in corso e ammette che le seconde squadre potrebbero essere un problema perché vanno inserite in un disegno organico. Interrogato su una riforma dei campionati, Gravina ha esposto la sua visione: «Meno squadre significa meno calciatori, si toccano troppi interessi. C’è solo un modo: basta che i 60 club di C diventino semiprofessionistici, con 20 in A e 20 in B. Avrebbero lo stesso status dei professionisti ma con un vantaggio fiscale». Adesso la parola passa alle urne FIGC.

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