2014

Can’t stop this tweet – Le polemiche ai tempi dei social

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Juventus – Fiorentina, ma non solo: le punzecchiature sul web

«Che polemica italiana, la polemica con te…». Non la domenica, bensì la polemica. Sale onnipresente delle rivalità calcistiche, una volta dichiarate a mezzo stampa, oggi invece utilizzando l’ampio campionario dei social network, strumenti che hanno in un certo senso bypassato le agenzie stampa, ponendosi in una situazione di comunicazione diretta, non solo con gli utenti, ma anche con gli altri enti che vengono rappresentati da un account ufficiale sul noto social network. In questo caso, è Twitter l’emblema del mezzo comunicativo, visto che il 2013 ha registrato una crescita esponenziale di account, non solo delle società, ma anche degli stessi calciatori, che sembrano inevitabilmente preferire l’utilizzo dei social a discapito dei siti web ufficiali, sempre meno utilizzati dai giocatori, se non in alcuni rari casi, come Leonardo Bonucci o Giorgio Chiellini, pionieri in questo senso dell’utilizzo del media.

BISTECCA GALEOTTA – «Il medium è il messaggio» sosteneva McLuhan. Non proprio, diremmo oggi, rapportandoci a quanto accade spesso nei post-partita. Capita così che sempre più spesso gli account ufficiali lascino trasparire tra le righe il messaggio, indirizzato nella teoria all’etere, ma in pratica ad un destinatario ben preciso, scatenando poi le reazioni della controparte. Cosa è accaduto? Riavvolgiamo il nastro a ieri pomeriggio, al termine del lunch-match della 27^ giornata del campionato di Serie A, in programma alle ore 12:30, tra Juventus e Fiorentina, gara conclusa sul risultato di 1-0 per la straordinaria rete messa a segno dall’esterno bianconero, Kwadwo Asamoah. Solo il primo round di una battaglia che si estende anche all‘Europa League, visto che ambedue le formazioni si incontreranno altre due volte nel giro di una settimana per decidere chi si aggiudicherà il pass per i quarti di finale. Tuttavia, nel mezzo dell’euforia per una vittoria che ipoteca almeno il 50% di scudetto, una nota polemica della Juventus attraverso Twitter ha fatto destare la tifoseria viola, pungendola nell’orgoglio. Questo il messaggio bianconero: «Buona la Fiorentina a pranzo. Ci rivediamo fra quattro giorni, per cena». Qualcuno ha parlato di caduta di stile, tuttavia, non sono arrivate risposte ufficiali della controparte a mezzo Twitter.

IL PRIMO DERBY SU TWITTER – Cosa che, contrariamente, era accaduta lo scorso settembre, in quel caso che ha fatto in un certo senso giurisprudenza. Cosa avvenne?   Dopo le decisioni arbitrali che tanto hanno fatto discutere al fischio finale, Juventus e Torino hanno pensato bene di dichiararsi guerra attraverso messaggi velenosi riportati su Twitter a poche ore dopo il derby dello scorso 29 settembre, deciso da un gol di Pogba. Capita così che le due società piemontesi diano vita ad un vero e proprio botta e risposta, a suon di tweet e comunicati stampa. Si parte da una nota polemica del Torino sul proprio sito ufficiale, in risposta alle dichiarazioni di Conte, con un titolo eloquente: «Ma come conta Conte?», descrivendo tutte quelle che erano le contraddizioni, secondo la società granata, delle parole del tecnico, principalmente in termini di possesso palla e circa il fallo di Immobile su Tevez (che poi posterà l’immagine su Twitter), chiudendo così: «Sicuramente Conte, a scuola, era più bravo in italiano che in matematica». Neanche a dirlo, la risposta della Juventus non si è fatta attendere, rispondendo a suon di tweet alla società granata: «In effetti non siamo forti in matematica. Ma fino a 0, come i tiri nello specchio del Torino, ci arriviamo». Tagliente e diretta, ma una battuta servita su un piatto d’argento, visto che il profilo Twitter del Torino pochi minuti dopo risponderà così: «Non vi buttate giù. Fino a 31 (ops, 29) ci siete arrivati». Applausi per entrambi. 

MAI PARLARE PRIMA – Tuttavia, capita anche che questo tipo di esternazioni possano ritorcersi contro, producendo delle conseguenze inintenzionali. Basti pensare al caso di Reading-Bolton dello scorso 18 gennaio, gara valida per la Championship inglese. Anche qui, è utile fare una dissertazione per comprendere la posta e gli elementi in gioco. Succede che alla vigilia del match, il profilo Twitter dei Bolton Wanderers punzecchi nell’orgoglio la società del Reading, rimembrando il gol di Fabian de Freitas della finale play-off del 1995: da qui un botta e risposta veramente cult (che vi proponiamo nell’immagine qui in fondo), fino alla più bella delle sfide, la prossima, sul campo, in una sorte di appuntamento rusticano per il duello. Infatti, l’ultima parola è del Bolton: «Ok, appuntamento a domani. Noi, voi, alle tre del pomeriggio». La gara finirà 7-1, sì, ma per il Reading.

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