2020

Cambiasso: «L’addio all’Inter costò tanto sul piano umano a Mourinho»

Pubblicato

su

Esteban Cambiasso ha parlato nell’intervista rilasciata a Paolo Condò per il libro ‘La Storia dell’Inter in 50 ritratti’

Esteban Cambiasso è il protagonista dell’intervista rilasciata a Paolo Condò per il libro “La Storia dell’Inter in 50 ritrati”, scritto insieme a Fabrizio Biasin.

TRIPLETE – «Per il cammino che avevamo percorso. Il salvataggio di Kiev. L’impresa di Londra. La partitissima col Barça a San Siro e la straordinaria resistenza del Camp Nou. E poi lo Scudetto praticamente perduto e poi rivinto. Il Triplete non poteva sfuggirci, non dopo aver passato così tante prove per esserne meritevoli. Si viveva in una specie di nirvana. Rischioso a pensarci, ma bellissimo. (…) Se per caso fosse stato il Bayern ad andare in vantaggio, non ci saremmo persi d’animo. Eravamo preparati anche alla rimonta».

FINALE ULTIMA PARTITA DI MOURINHO – «Se lo pensavamo? Non ufficialmente. In realtà se ne parla da un po’, e io immagino che ci sia qualcosa di vero. Inoltre, il mattino della partita tutti i giornali sportivi spagnoli mettono Mou in prima pagina scrivendo che dal fischio finale sarebbe stato l’allenatore del Real Madrid. Io ho giocato nel Real, conosco dinamiche e rapporti, se tutti i giornali ce l’hanno vuol dire che è una velina e dunque la cosa è pressoché ufficiale. In ogni caso nessuno di noi ci pensa. Siamo troppo concentrati sul traguardo. (…) L’ufficialità del suo arrivo mi arriva un paio di giorni dopo, quando ormai sono in spiaggia. Se devo giudicare in base all’abbraccio con Materazzi nel garage, quando scoppia in un pianto dirotto, io credo che Mourinho abbia scientificamente evitato un addio ufficiale. A quel punto della sua carriera, il Real era una scelta inevitabile, ma lasciare quell’Inter gli costò moltissimo da un punto di vista che generalmente nasconde. Quello umano”».

 

Exit mobile version