2014
Caliendo: «Deregulation degli agenti? Lotito è geniale ma deve dare spazio agli altri»
L’agente Fifa e patron del Modena contro l’abolizione dell’albo
Il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, fa sul serio e ha tutta l’intenzione di cambiare il calcio italiano. Questa volta nel mirino finiscono gli agenti Fifa, sempre più protagonisti negli ultimi anni. Il patron biancoceleste contesta l’influenza, a suo dire troppo pesante, sui giocatori e proporrà in Consiglio Federale la deregulation. La redazione di Calcionews24.com ha chiesto un parere a tal proposito allo storico agente Fifa Antonio Caliendo, attualmente anche Presidente del Modena.
Presidente, ieri Lotito ha dichiarato guerra ai procuratori, giusto o sbagliato?
«Io penso al potere assoluto, quando uno non può controllare gli altri fa fatica ad averlo. In Italia vogliamo togliere tutto, l’albo dei giornalisti, quello degli agenti a questo punto perchè non quello degli avvocati? Tutto questo per fare spazio proprio a loro, che poi la maggior parte degli agenti sono avvocati. Come in tutte le professioni ci sono i bravi con cui si può lavorare e quelli che invece badano solo a fare affari. Ma questo c’è in qualsiasi tipo di lavoro, la bravura sta nel saper scegliere le persone con cui relazionarsi. Già cosi le cose non vanno cosi bene, figuriamoci se apriamo a tutti».
Si può pensare che il pensiero del presidente Lotito siano state prese in considerazione le esperienze non certo positive del passato, come i casi di Pandev e Diakitè?
«Il presidente Lotito ha tanta genialità però biosgna che dia spazio anche agli altri. Se il procuratore per lui è un fastidio allora può benissimo evitare di lavorarci direttamente. Come ho detto prima ci sono professionisti e professionisti, io ho avuto esperienze negative con alcuni agenti e mi sono comportato di conseguenza, mettendoli alla porta. Quando gli agenti ti aiutano a ricavare una plusvalenza sono bravi, quando invece non te la fanno fare diventano nemici. E’ il calcio, una materia di difficile interpretazione».
Sempre secondo il pensiero del Presidente con la deregulation verrebbe meno il diritto prioritario che un calciatore ha nei confronti del suo calciatore, eliminando il consociativismo che si viene a creare tra società tra club, procuratori e giocatori?
«Io credo che tutte le iniziative hanno dei pro, in questo caso pochi, e dei contro. Ci sarà bisogno di discutere e di verificare punto dopo punto quali potrebbero essere gli effettivi vantaggi. Se adesso ci sono tanti agenti che lavorano in maniera non idonea e limpida, con l’abolizione dell’albo dubito fortemente che questo problema possa essere risolto».