2018

Calhanoglu spiega: «Con Montella non parlavo, Gattuso invece mi aiuta»

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Con l’arrivo di Gattuso sulla panchina rossonera, sembra esser cominciata una nuova vita per Hakan Calhanoglu: «Il mister mi ha dato molta fiducia»

Hakan Calhanoglu si racconta. L’esterno rossonero ha concesso una lunga intervista al portale Forza Milan, partendo dai suoi primi mesi in rossonero non particolarmente felici: «L’inizio difficile? La prima cosa che posso dire è che dopo la squalifica di quattro mesi avevo bisogno di giocare un po’ per arrivare ad avere una buona condizione fisica. Però, se non comunichi è difficile e Montella non parlava inglese, ma solamente italiano. Certamente conosco il calcio, so che posizione devo tenere in campo e come comportarmi durante il gioco, ma ho bisogno di sentire anche l’appoggio di un allenatore che parli con me. Gattuso mi ha dato molta fiducia perché aiuta e comunica molto: mi ha sempre detto di liberare la mente e di giocare il mio calcio, credendo nelle qualità che ho e che, così facendo, i risultati sarebbero venuti da soli».

Poi svela alcuni aneddoti sul suo primo impatto al mondo rossonero: «Il primo viaggio per Milano lo feci in aereo. Pensavo a un nuovo calcio, al mio nuovo club, ai nuovi compagni. È un grosso cambiamento approdare in un club con il Milan, una società con grande storia. Andare a Milanello e pensare a quali grandi campioni sono stati lì, come Maldini o Gattuso mi riempiva la testa. L’impatto non è stato facile perché vivevamo in albergo, ma anche per via della lingua: parlare e comunicare con i compagni di squadra non era facile». Infine Calhanoglu spiega quali sono i compagni con i quali ha legato di più: «All’inizio mi ha aiutato molto Rodriguez, per via del fatto che conosce il tedesco. Solamente che nemmeno lui parla benissimo l’italiano, quindi è stato Fabio Borini ad aiutarmi di più con la vostra lingua. Ho passato molto tempo in hotel con Conti, in questi giorni gli ho augurato di riprendersi presto dall’infortunio».

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