2018
Caldara studia da rossonero, ma contro il Cagliari sarà di nuovo in panchina
Nuovo modulo, nuovo ambiente e nuovi meccanismi da oliare per Caldara che scalpita ma a Cagliari siederà di nuovo in panchina
Parola di Gattuso: «Caldara è una spanna sopra gli altri». E noi, ci fidiamo. Il tecnico rossonero pronunciò queste parole prima della trasferta di Napoli e il suo obiettivo non era quello di sminuire gli altri ma esaltare Mattia a 360 gradi, scegliendo un’affermazione a effetto soprattutto per mitigare l’esclusione dall’undici titolare del giorno dopo. Sì perché con Caldara tutti si aspettavano di vederlo in coppia con Romagnoli fin da subito su quel tandem centrale de stinato a fare la storia rossonera e azzurra. Il fatto è che dopo Napoli di partita ne è passata un’altra, domenica ce ne sarà un’altra ancora e a quanto pare non sono previste novità particolari. In altre parole: Mattia è destinato a partire come riserva anche a Cagliari.
Parlare di caso è prematura ma la sua assenza spicca in mezzo alle altre. Perchè in Nazionale sì e al Milan no si chiedono i tifosi. Gattuso per la verità non si è mai trincerato dietro misteri inenarrabili. Anzi, come d’abitudine è sempre stato piuttosto chiaro. Qualche settimana fa per esempio disse: «Viene da un calcio diverso dal nostro, ha metodi di lavoro diversi, lo sapevo che era abituato in un certo modo e non possiamo resettare ciò che ha avuto in testa in questi anni, ma ha grande mentalità e voglia, e non ci sarà nessun problema». Qualche giorno fa invece è stato anche più netto, se mai qualcuno non avesse capito il messaggio: «Dobbiamo mettere i giocatori in condizione di esprimersi al meglio e di non fare figuracce». Più chiaro di così.
Caldara titolare giovedì?
Bisogna aspettare ancora un po’, forse fino a giovedì. Possibile, probabile, che Mattia possa debuttare dal primo minuto in Lussemburgo. Un avvio teoricamente soft per iniziare a preparare tutto il resto: il Milan per tre settimane giocherà ogni tre giorni e quindi ci sarà tempo e modo per affinare l’intesa con Romagnoli e soprattutto per capire con sufficienti garanzie ciò che chiede Gattuso. Paradossalmente il processo di crescita di Caldara all’interno del Milan è staro rallentato proprio dalla Nazionale che ha privato Gattuso del suo difensore. E’ ragionevole pensare che se Caldara fosse rimasto a Milanello, a Cagliari avremmo visto lui dal primo minuto. E’ questa la chiave di lettura più corretta in questo caso: certamente di più rispetto alla corrente di pensiero che riduce tutto all’errore commesso col Portogallo. In azzurro ha fatto il rodaggio a fianco di Romagnoli, ora tocca a Gattuso lanciarli definitivamente.