2018
Caldara si presenta: «Emozionato a giocare con CR7, ho scelto il 13 per Nesta»
Mattia Caldara si è presentato oggi alla stampa e ai tifosi: «Fortunatamente non dovrò marcare Cristiano Ronaldo»
Dopo Joao Cancelo e Mattia Perin ma prima di Cristiano Ronaldo, si è presentato ufficialmente alla stampa e ai tifosi Mattia Caldara difensore centrale in arrivo dall’Atalanta. Si parte subito con una domanda sul primo impatto che ha avuto il difensore con il mondo Juve: «Momento molto importante per me, ne sono consapevole. So di essere in una grande squadra, dovrò meritare ogni giorno di meritarmela. Sono molto emozionato e curioso di vedere come si allena Cristiano Ronaldo, per capire come si può restare a questi livelli così a lungo». Poi un parallelismo con neo portiere bianconero Mattia Perin: «Credo che Perin abbia ragione quando dice che il treno Juve passa una volta sola nella vita. Io, il mio procuratore e la mia famiglia abbiamo deciso di aspettare, non ero pronto. Grande cambiamento, di mentalità soprattutto. Serve attitudine al lavoro e alla vittoria, è stata la scelta migliore per tutti».
Si passa poi agli idoli d’infanzia e alla concorrenza che troverà in bianconero: «Il mio idolo è sempre stato Nesta, per questo ho scelto il 13. Negli anni ho imparato a stimare anche Chiellini, ho il suo poster in camera. Giocare con lui mi riempie d’orgoglio, in allenamento mi sta già aiutando tanto. Qui c’è molta concorrenza, ci sono giocatori forti nel mio ruolo. Ma questo mi stimola a dare di più e a migliorarmi. Sono contento di essere qua, mi servirà per arrivare sempre più in alto». Un pensiero, infine, sul suo vecchio allenatore Gasperini e su quello che già da qualche giorno lo sta allenando, Allegri: «Gasperini mi ha dato tanto in questi due anni, mi ha detto di non aver paura e di dimostrare le mie qualità. Sarò sempre debitore a lui, senza di lui non sarei qua perché ha tirato fuori da me qualcosa che non pensavo nemmeno di avere. Mister Allegri si capisce subito perché ha vinto così tanto. Sa gestire grandi giocatori, sa scherzare quando c’è da scherzare e sa essere severo quando serve. Abbiamo parlato poco per ora, ma anche lui era d’accordo sul mio arrivo».