Calcioscommesse, Gattuso: «Mi ammazzo se sono colpevole» - Calcio News 24
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Calcioscommesse, Gattuso: «Mi ammazzo se sono colpevole»

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L’ex milanista: «E’ un difetto che non ho mai avuto»

GATTUSO CALCIOSCOMMESSE BAZZANI MILAN – La provocazione di Gennaro Gattuso è sotto gli occhi di tutti, l’ex centrocampista del Milan è stato indagato ieri per calcioscommesse e oggi ha parlato per provare la sua innocenza, queste le sue parole: «Se dimostrano che sono colpevole, se provano questa roba, sono disposto ad andare in piazza e ad ammazzarmi, non sono questo io. Io non ho mai combinato una gara, non mi sono mai seduto con certa gente per farlo. E non ho mai pensato nell’anticamera del cervello di truccare una gara perché, innanzitutto, non so come si fa. Io nemmeno gioco coi miei amici perché odio perdere pure le partitelle. Bazzani? Mi ha mandato 13 sms in un anno e mai ho risposto, lui lo conosce mezza Serie A. Per me lui è un conoscente che, se non sbaglio, ha una ricevitoria a Bologna, ma io non ho mai parlato di gare da sistemare». 

SCOMMESSE – Gattuso prosegue: «Con lui parlavo di biglietti e magliette da regalare. Stop. E poi al Milan certe cose non si possono neanche immaginare. Spero, invece, che il magistrato mi senta presto per chiarire la mia situazione. Ho una fondazione e ho aiutato molti bambini, secondo voi sono talmente pazzo da sperperare in questo modo i soldi? Se dicessi che non ho mai scommesso in vita mia sarei un ipocrita: nel 2002/2003 quando si poteva, in campionato e Champions League, facevo qualche scommessa. Ma questo è tutt’altro, da quando è vietato scommettere non l’ho più fatto» 

PERQUISITO – A La Gazzetta dello Sport Gattuso ha concluso: «Pipieri? Da 10 anni è il mio factotum. Non mi ha mai tradito: sono pronto a mettere la mano sul fuoco per lui. Penso vedesse Bazzani per le magliette, per i biglietti forse perché non rispondevo io. Ci sono sospetti su un Chievo – Milan ma io venivo da una lite furoibonda con Jordan del Tottenham,volevano pure togliermi i gradi di capitano. Pensate che avessi la testa per pensare a certe cose? A Verona giocai e feci segnare Pato, mentre con la Lazio ero infortunato. Rapporti con Brocchi? Quando giocavamo insieme erano eccellenti, ma poi ci siamo persi di vista. Non l’ho mai più sentito al telefono. Tutti adesso mi dicono di star calmo. Ditemi voi come può sentirsi una persona che è convinta e consapevole al 100% di non aver mai fatto una roba del genere. Non auguro a nessuno quel che sto provando in queste ore. Vengo accusato di un difetto che mai ho avuto, è un dramma»

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