2013
Calcioscommesse, Di Martino: «Abbiamo trovato materiale interessante»
Il pm a proposito delle nuove indagini
DI MARTINO PM CALCIOSCOMMESSE – Nel giugno del 2011 fu Roberto Di Martino a iniziare la battaglia contro il calcioscommesse, il pm di Cremona ha portato alla luce l’operazione Last Bet e adesso si trova a indagare su una nuova ondata di casi. Lo stesso Di Martino ha dichiarato: «Questa è una nuova parte d’indagine che fa riferimento a due diverse associazioni che manipolavano le partite: una è composta dai soggetti interni all’associazione, l’altra è un gruppo di persone nuove che alteravano i risultati di B e Lega Pro 2012-13. Le cose da noi sono continuate come prima secondo le indagini, nonostante i provvedimenti c’era chi continuava a fare come voleva, il fumus della manipolazione è evidente».
BAZZANI E SPADARO – «Sono trenta le gare di Serie A dove il CIV Bazzani ha avuto contatti con giocatori o dirigenti, più un’altra cinquantina di incontri tra aprile e maggio di B e Lega Pro. Il fantomatico ruolo di Mister X era ricoperto da due persone in realtà, erano due che sfruttavano le loro conoscenze nelle società calcistiche italiane per manipolare le gare e vendere pacchetti di risultati a pochi minuti dal fischio d’inizio. Si tratta di Bazzani detto CIV e di Spadaro detto il Vecchio, anche se la figura di bazzani appare prominente. Loro due erano in contatto e ricevevano telefonate dagli stessi personaggi per poi incontrarsi, il luogo di riferimento era l’Una Tocq di Milano. Spadaro si esponeva di più rispetto a Bazzani».
LAVORO – «Quando ricevevano il pagamento dei soldi per le partite, Spadaro e Bazzani davano via libera a un dirigente per la combine e questi sentiva i propri giocatori. Poi arrivava l’informazione del match truccato per poter consentire ai compratori di scommettere. Per ogni partita di B c’è un tariffario che si aggira attorno ai duecento o trecentomila euro per gara, mentre per la Serie A si arriva anche a settecentomila euro. Dai primi riscontri abbiamo trovato materiale interessante, ci sono dei fogli da analizzare e tanto lavoro da compiere» ha detto Di Martino al Corriere dello Sport.