2013

Calciopoli, un?imprecisione nelle motivazioni della condanna

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CALCIOPOLI JUVENTUS MOGGI GIRAUDO – Le novanta pagine delle motivazioni della condanna di Antonio Giraudo ed assoluzione di dieci arbitri, che avevano scelto il rito abbreviato per il processo Calciopoli, presentano una piccola imprecisione. Stando a quanto riportato da Tuttosport, la Corte di Appello si è allineata alla posizione del giudice Casoria, che ha condannato Moggi nel primo grado del rito ordinario: prove di alterazione del campionato 2004-05 non ce ne sono, ma delle griglie arbitrali sì, motivo per il quale si è configurato il reato e la conseguente condanna per frode sportiva. Ma la frode sportiva contestata a Giraudo è relativa a Juventus-Udinese del 13 febbraio 2005: il giudice scrive che Moggi indicò a Bergamo una griglia con Bertini, Paparesta, Trefoloni, Racalbuto e Rodomonti, facendo notare che quest’ultimo venne designato come arbitro, ma il nome di Rodomonti fu fatto da Bergamo, perché Moggi citò un altro arbitro nella telefonata intercettata.

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