2018

Toro, stai attento: cedere Iago Falque significa indebolirsi

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Calciomercato Toro: Iago Falque ha le valigie in mano, ma il rischio è che la sua cessione indebolisca notevolmente i granata

Iago Falque chiede rispetto. Anzi, no: Iago Falque pretende rispetto. Perché se è vero che nel calcio parlano solo e soltanto i numeri lui, più di tutti i componenti della rosa del Toro (Belotti compreso), può dormire sonni tranquilli. L’anno scorso ha cantato e portato la croce. Sia con Mihajlovic che nella gestione Mazzarri. In tanti pensavano che, senza l’allenatore che lo aveva fortemente voluto un anno e mezzo prima facendo sì che la società granata lo prelevasse dalla Roma a suon di milioni, Iago Falque si sarebbe sciolto lentamente. E invece no: si è guadagnato il lusso di andare in doppia cifra, firmando la bellezza di dodici gol in campionato. Ha collezionato otto assist. Ha corso come un dannato. Ha giocato pure quando non era al meglio. Ed è anche per questo motivo che la gente lo ama. Ed è soprattutto per questo motivo che Mazzarri non vuole e non può fare a meno di lui. Ma l’arrivo di Simone Zaza sul gong del mercato, come prevedibile, ha creato un marasma di voci che adesso il Toro è chiamato a gestire. Con la stessa intelligenza e astuzia con la quale ha amministrato la sessione di mercato appena terminata.

L’approdo di Zaza ha rimesso in discussione la posizione di Iago Falque, in particolare la sua incedibilità. In tanti hanno cominciato a sperimentare il risultato di una precisa equazione: se escono 14 milioni per l’attaccante lucano, significa che il Toro da qui al 31 agosto farà rientrare la stessa cifra con una cessione eccellente. Ma un conto è rinunciare a Niang, talento straordinario ma tremendamente discontinuo. Un conto è dire addio a Ljajic, che in un contesto di gioco che non prevede il trequartista fa fatica a trovare spazio in un’altra posizione. Un altro paio di maniche è invece un’eventuale cessione di Iago Falque, che ha più mercato di tutti per un semplice motivo: è il giocatore più forte e talentuoso della rosa del Toro, l’unico in grado di garantire qualità in contropiede. L’unico in grado di saltare l’uomo. L’unico in grado di inventare qualcosa quando la squadra è in apnea. E quando uno riesce a date del tu al pallone è in grado pure di adattarsi al ruolo di seconda punta senza dover faticare in maniera inverosimile: il campo lo sta dimostrando.

Iago Falque ha mercato e il Toro, l’ipotesi di cederlo, sta iniziando a prenderla in considerazione. Perché nei piani della dirigenza l’idea che Zaza possa essere arrivato inizialmente per fare la riserva non scalda il cuore di Cairo e nemmeno quello di Petrachi. Mazzarri, in compenso, lascia che ad esprimersi siano i fatti: anche contro la Roma Iago ha dato lampi di classe impagabili. Farne a meno è complicato. O forse è impossibile, soprattutto se si pretende di fare un certo tipo di campionato, ben lontano dall’anonimato. Il Toro deve resistere, a tutti i costi. Anche a costo di rendere Zaza una riserva di lusso, almeno per il momento. Iago Falque va protetto, ma soprattutto blindato. Costi quel che costi. Ne vale la pena, anche rinunciando ad una corposa plusvalenza. A Cairo, la gente, chiede questo ultimo sacrificio dopo un mercato davvero notevole. Mazzarri si farà volentieri portavoce del popolo.

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