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Torino, ora un colpo a centrocampo per ridare entusiasmo all’ambiente

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Torino, a centrocampo serve un colpo di mercato sull’asse Cairo-Petrachi: per regalare alternative a Mazzarri, competitività alla rosa ed entusiasmo ai tifosi

La trasferta di Roma ha offerto un’evidente riprova, ma non è che ce ne fosse granché bisogno. Perché il centrocampo del Torino ha gli uomini contati e, dopo aver perso per strada il facilmente sacrificabile Soriano, avrebbe bisogno di un po’ più di sostanza. Tradotto: di un innesto dal mercato, che porti a Mazzarri alternative e al popolo granata rinnovato entusiasmo. Quello che, ancora una volta, rischia invece di svanire a metà stagione soltanto: già fuori in Coppa Italia, aggrappati all’ultimo vagone del treno che porta all’Europa in campionato. Anche per questo, adesso, serve che Petrachi, con l’avvallo di Cairo, batta un colpo.

Per aumentare la competitività della rosa e l’entusiasmo dei tifosi, appunto. Ma anche la competizione interna di un reparto che conta attualmente su tre pedine per tre maglie da titolare. Rincon, Meité e Baselli. Se ne manca anche soltanto uno sono problemi, se ne manca più d’uno sono dolori. Come a Roma, non a caso. Perché Soriano ha deluso e senza rimpianti è stato spedito a Bologna via Villareal. Perché Lukic c’è, ma è come se non contasse. Al saldo degli acciacchi che possono aver indotto Mazzarri a preferire ieri Ansaldi nel ruolo di interno, il serbo finora ha raggranellato appena 97′ in campo in 20 uscite di campionato. Meno di 5′ a partita di media, con i 18′ disputati contro la Lazio a rappresentare il record di tempo trascorso sul rettangolo di gioco in stagione.

Il tecnico, insomma, ha fatto capire a chiare lettere di non voler contare su di lui. E i conti, così, non tornano più. Già quattro pedine sarebbero poche da alternare sullo scacchiere dei titolari, figurasi tre. Almeno per una squadra con solide ambizioni d’Europa…

@DanieleGalosso

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