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Calciomercato dove sei? Senza soldi è quasi come ai vecchi tempi…

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L’estate 2021 sta portando in dote una sessione di calciomercato mai così moscia per una Serie A povera di denari e povera di idee

Chissà come si viveva qualche decennio fa senza l’assillo del calciomercato. Bei tempi quelli in cui la campagna acquisti e cessioni era racchiusa in pochi giorni di luglio e tutto il resto del tempo si poteva serenamente disquisire di tattica e tecnica.

Nella inutile frenesia del nuovo Millennio, il colpo a sensazione è all’ordine del giorno. O meglio, lo era. La deriva del calcio italiano si sta adagiando estate dopo estate su una grigia monotonia assai rara da descrivere. Mancano i denari e mancano le idee che, si sa, quando non si dispone di un saldo conto in banca spesso diventano nebulose e quanto mai offuscate.

L’acquisto sin qui più caro è stato quello di Tomori, riscattato dal Milan per circa 29 milioni di Euro. Una cifra che a fatica si inserisce tra gli 80 colpi più costosi nella storia del nostro campionato. Ed escludendo l’ufficializzazione del difensore inglese, ecco che i 23 milioni spesi dalla Fiorentina per Nico Gonzalez si stagliano al vertice dell’estate. Ma ben lontani dall’entrare nella Top 100 dei trasferimenti in Serie A.

Insomma, una totale desolazione che rende il tabellone calciomercato piuttosto avaro di novità sostanziali. A partire dalle big, capeggiate da una Juve in questo momento “ostaggio” della scelta di Cristiano Ronaldo e del rinnovo di Dybala, con il solo nome di Locatelli all’orizzonte. Così come i campioni d’Italia dell’Inter sono fermi all’innesto a parametro zero di Calhanoglu e sfogliano la margherita per trovare il sostituto di Hakimi.

Ma non si può dire che chi insegue stia meglio: se il puntello Musso può essere sufficiente per il progetto Atalanta (al netto della possibile partenza di Romero), la coppia francese Maignan-Giroud e qualche riscatto non potranno soddisfare del tutto il popolo milanista. Tace in maniera pressoché assoluta il mercato del Napoli, più concentrato sulla questione rinnovo di Insigne che altro, mentre non si può dire che le romane abbiano esaltato tra Rui Patricio, Felipe Anderson e Hysaj. E sotto, a cascata, non si può certo sperare di trovare di meglio.

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