2016

Totti rifiuta l’estero: rinnovo o ritiro

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A marzo incontro con Pallotta: senza campo, pronto un posto in società

Il futuro appeso a un filo e l’impressione ormai netta che i giorni di Francesco Totti calciatore siano vicinissimi alla fine. Il capitano giallorosso è ai margini del nuovo progetto tattico della società (e altrimenti non potrebbe essere, visti i 38 anni sulle spalle dell’attaccante): Luciano Spalletti ha apertamente dichiarato di non poter più fare affidamento su di lui e di fatto per Totti pensare di essere titolare è ormai utopia. Di mezzo c’è il contratto della leggenda giallorossa, in scadenza al termine di questa stagione e non ancora rinnovato: ci sarà un incontro a marzo in cui si capirà meglio cosa fare. Per Totti, in ogni caso, le offerte di mercato non sarebbero mancate dall’estero: dalla Cina, dagli Stati Uniti d’America e dal Giappone. Totti è un calciatore che per storia e nome attira ancora tantissimo e che, nonostante l’età, molte squadre sarebbero ben felici di pagare oro. Il capitano della Roma però avrebbe preso una decisione drastica già da tempo: qualora non dovesse arrivare entro fine stagione il rinnovo con la Roma, per lui sarebbe il momento di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo.

TOTTI – PALLOTTA: MESE PROSSIMO L’INCONTRO – La decisione di Totti è la più naturale ed ovvia: dopo una carriera passata interamente alla Roma e le tante offerte rifiutate nel corso degli anni, sarebbe inutile proseguire altrove per un anno o due. L’attaccante giallorosso avrebbe già parlato dell’eventualità di ricoprire un ruolo dirigenziale in società al termine della sua carriera: dopo il ritiro, Totti sarà ancora romanista. Per conoscere meglio il futuro del “Pupone” bisognerà attendere qualche giorno: a marzo il presidente James Pallotta sarà in Italia ed allora avrà un incontro con il capitano per capire meglio se ci saranno o meno margini di rinnovo. Qualora Totti non dovesse firmare il prolungamento, annuncerebbe il ritiro dal calcio giocato. Di fatto ormai un’eventualità tutt’altro che imprevista: per lui, nella Roma del futuro, non c’è spazio in campo

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