2016
Totti: «Futuro? Non dipende da me»
E’ muro contro muro: Pallotta lo vede solo come dirigente
Chiede il permesso di allenarsi prima del previsto per poter essere presente al battesimo di Isabel, la sua terza figlia: così succede che Francesco Totti viene allenato da Luciano Spalletti. Per la prima volta in stagione i due lavorano per un’oretta davanti alle telecamere, facendo tirare un sospiro di sollievo ai tifosi, divisi nel dualismo tra il capitano della Roma e l’allenatore. Spalletti lo ha fatto correre, scattare e tirare in porta. E lo ha incitato spesso: «Dai, ce l’hai quel passaggio, prova!». E Totti non si è risparmiato, anzi ha confermato di essere in forma. «Con le tue qualità quella giocata ti riesce facile», insisteva Spalletti, che ora sta pensando di impiegare molto di più il capitano giallorosso. Il Napoli, ad esempio, è la partita ideale per Totti.
MURO CONTRO MURO – Diverse le interpretazioni sul tema: a Trigoria escludono che i due abbiano fatto pace e spiegano che si tratta di un gesto distensivo da parte di Totti per evitare che le divergenze con Spalletti vengano usate dagli avversari come vantaggio (e infatti ieri ha pubblicato un messaggio con questo scopo). E, infatti, sul fronte rinnovo – e quindi futuro – non ci sono novità. «Io voglio giocare qui, ma non dipende da me», ha dichiarato Totti a margine della cerimonia religiosa organizzata per la piccola Isabel. La Roma americana, però, vuole svincolarsi dalla tradizione per la quale ci si sorregge sempre su un calciatore rappresentativo, quindi lo gradisce nel futuro come dirigente. La proprietà, però, non si espone, vorrebbe che sia Totti a prendere coscienza della situazione, ma Totti non ha cambiato idea e si continua ad aspettare. L’unico che appare ammorbidito è Spalletti.