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2016

Roma, Pallotta: «Totti, devi decidere tu»

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pallotta saluta roma agosto 2014 ifa

Il presidente della Roma rivela: «Finora non ho avuto risposte da lui»

In attesa del suo arrivo in Italia per affrontare di persona il caso Francesco Totti, che sta spaccando l’ambiente giallorosso, il patron della Roma dagli Stati Uniti ha preso la parola e, come prevedibile, si è schierato dalla parte di Luciano Spalletti: «Non è assolutamente vero che Spalletti non abbia rispettato Totti, sono solo speculazioni. Voleva farlo entrare contro il Real Madrid sull’1-0 per provare a pareggiare. Poteva essere l’ultima partita casalinga di Francesco in Champions, perché non si può mai sapere cosa può capitare in futuro, e Spalletti gli ha concesso l’opportunità di un’ultima passerella», ha dichiarato al Corriere dello Sport.

INCONTRO IN VISTA – Il futuro di Totti resta però un rebus. A tal proposito Pallotta ha spiegato: «Ci metteremo a sedere a un tavolo, parlerò con lui, ma anche con gli altri. A dicembre mi aveva detto che voleva continuare a giocare. Vedremo adesso. Totti può rimanere alla Roma come giocatore o come dirigente. Finora però da lui, dopo quell’incontro di dicembre, non ho avuto risposte: gli ho richiesto quali fossero i suoi propositi, finora non ho avuto nessuna conferma da Francesco. Adesso che ci incontreremo nuovamente, mi attendo che mi dica quale sarà la sua decisione. E, ancora per una questione di rispetto, non posso dire prima dell’incontro quello che succederà. Si prenderà, ma solo al momento del nostro incontro, la decisione migliore, per il bene della squadra».

DA CONFERMARE – Non ci sono dubbi, invece, sulla permanenza di Luciano Spalletti: «E’ e resterà l’allenatore della Roma anche senza Champions. Io lo voglio con me. Se finora c’è stata una decisione che non è stata errata, sicuramente è quella dell’ingaggio di Spalletti. È la mia filosofia, avere grandi allenatori porta inevitabilmente ad avere grandi giocatori e un grande team, obiettivi che si raggiungono attraverso il lavoro, gli allenamenti e la grande professionalità». E vorrebbe che restasse anche il direttore sportivo Walter Sabatini: «Ha ancora un anno di contratto, litighiamo spesso, ma subito dopo siamo amici come prima».

MODELLO BIANCONERO – Infine, si parla di obiettivi: «Dalla squadra ora mi aspetto i risultati. Non raggiungere la qualificazione in Champions sarebbe la conseguenza di quelle undici partite senza vittorie. Dobbiamo rinforzare la difesa. Un Messi, un Ronaldo o un Neymar alla Roma? Sono poche le squadre che possono permetterselo e non sono la ricetta assoluta per la vittoria. Io con i nostri tifosi non ho alcun problema. Il 99% dei nostri fan è totalmente appassionato, solo l’1% mi delude. Io non voglio mai deluderli. Scudetto? Io ci penso tanto, è ovvio. L’esempio è la Juventus per la sua grande organizzazione».

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