Si punta Zaza, ma costa troppo. L’Arsenal adesso rivuole Szczesny

Squadra che vai, mercato che trovi: nel caso della Roma il calciomercato estivo dovrebbe essere, almeno in teoria, un piatto molto ricco. Ci saranno quasi sicuramente degli acquisti, ma è possibile qualche cessione di peso. Una di queste potrebbe riguardare, dopo una sola stagione (a dire il vero un po’ deludente) Edin Dzeko: l’attaccante giallorosso avrebbe chiesto al tecnico Luciano Spalletti negli ultimi giorni più spazio in campo, cosa che non gli è stata accordata. Nell’ultima gara, poi, ci si è messo anche un lieve risentimento muscolare quando, almeno nei programmi, il bosniaco doveva essere titolare… La questione è questo punto è calda: Dzeko si starebbe guardando intorno in vista della prossima stagione, per l’ex Manchester City non mancherebbero di certo le offerte, ma molto dipenderà soprattutto da chi sarà il prossimo direttore sportivo della Roma (ammesso e non concesso resti Walter Sabatini, che difficilmente potrebbe cedere il giocatore che con tanta fatica era riuscito a prendere meno di un anno fa). 

NODO SZCZESNY, ZAZA LONTANO – In porta, riporta il Corriere della Sera – Roma, c’è poi il nodo Wojciech Szczesny: l’Arsenal rivorrebbe il portiere, dato in prestito secco in estate ai giallorossi, non certo per tenerlo. I Gunners avrebbero offerte da altri club e vorrebbero monetizzare con la cessione definitiva dell’ex difensore, ma la Roma fa resistenza e proverà in ogni caso a tenere il polacco (nonostante abbia già concluso l’acquisto del brasiliano Alisson). È pur vero che Szczesny, rimproverato da Spalletti dopo il gol preso col Bologna, non ha convinto del tutto i giallorossi, dunque una sua eventuale cessione, alla fin fine, non sarebbe un gran dramma. Lo sarebbero invece le cessioni di Kostas Manolas o Antonio Rudiger, richiesti dal Chelsea, anche se con i soldi incassati da uno di quei colpi in uscita la Roma potrebbe puntare un altro attaccante: piace Simone Zaza, valutato però dalla Juventus 25 milioni di euro. Per adesso sembrano troppi.