2016
Dzeko: «50 gol? Non sarei alla Roma»
L’onesta dell’attaccante: «Se fossi un goleador forse costerei 80 milioni»
Le critiche non spaventano uno che ha trascorso l’infanzia tra bombardamenti e orrore: Edin Dzeko va dritto per la sua strada, con la maglia della Roma addosso. La priorità dell’attaccante bosniaco è farsi trovare pronto fisicamente, non avere infortuni. Nel frattempo segue le lezioni di tattica di Luciano Spalletti. E’ difficile per lui spiegare cosa è andato storto nella scorsa stagione, ma non vuole pensare al passato: «Quello che non capisco è l’up and down continuo che c’è da voi. Un giorno sei un fenomeno, il giorno dopo sei da buttare via. Ci vorrebbe più equilibrio. Roma non è un posto semplice per giocare a calcio. Ma io sento che la maggior parte dei tifosi mi sostiene ancora», ha dichiarato Dzeko al Corriere dello Sport.
TUTTO CHIARO – L’onestà non manca a Dzeko: «Se fossi un giocatore da 50 gol a stagione forse costerei 80 milioni e non sarei stato preso dalla Roma». Si proietta sul futuro, non quello di cui parlano le voci di calciomercato: «Sono qui, non mi vede? Solo speculazioni. Io penso a fare il mio lavoro. Se avessi voluto lasciare la Roma lo avrei già fatto a gennaio». Nessuna garanzia di un posto da titolare: «Mai. Ma non vedo perché dovrebbe farlo. Io mi allenerò, lui deciderà. E’ così che funziona». Di sicuro non giocherà con Miralem Pjanic, passato alla Juventus. Dzeko non si sbilancia sui motivi dell’addio del connazionale, ma difende la scelta dell’amico, criticato dai tifosi: «Questa cosa non mi è tanto chiara. Capisco la rivalità ma non è mica andato alla Lazio». Potrà sfidarlo comunque nella corsa per lo scudetto: «Il calcio è uno sport strano. Non sempre vince il favorito. Per noi intanto è fondamentale entrare in Champions League ad agosto. Poi sarà tutto in discesa». Infine, svela un desiderio: vorrebbe essere allenato da José Mourinho. «E’ tra i migliori del mondo. Ma io gioco nella Roma», conclude.