2016
Roma: 27 transazioni l’anno, ma per il vivaio non c’è spazio
Dal 2011 ad oggi la media ha una media di 27 operazioni l’anno sul mercato: tanti soldi spesi, ma zero titoli. Molti i giocatori del vivaio che negli ultimi anni non hanno trovato spazio in giallorosso e sono esplosi altrove, non ultimi…
Una statistica di mercato che fa quasi paura: da quando la Roma è di proprietà americana, ovvero dal 2011, ha avuto una media, tra cessioni ed acquisizioni, di almeno ventisette transazioni a stagione. Una quota altissima, tra le più alte d’Italia, che non ha portato a risultati economici di sicuro (il bilancio è in negativo in questo senso) ma, soprattutto, non ha portato e nessun trofeo. Anche questa estate la Roma ha messo insieme ben ventisei transazioni (per ora): ha speso sicuramente meno che in altri anni, ma chissà con quali risultati… Da quando Walter Sabatini è il direttore sportivo insomma, riporta Il Corriere dello Sport, le cose non sono andate di certo bene in tema di mercato, pur considerando cessioni e plus-valenze importanti come quelle di Erik Lamela (Tottenham) e Marquinhos (Paris Saint-Germain), ma pure a fronte di acquisti enormi e mai redditizi in termini tecnici (il più costoso quello di Juan Manuel Iturbe, pagato la bellezza di 22 milioni di euro).
MERCATO ROMA: I ROMANI LONTANO DA ROMA – Un’altra statistica che fa pensare, inoltre, è quella relativa ai giocatori del vivaio, pochi dei quali davvero valorizzati: si potrebbe costruire una intera formazione, portiere escluso, di giocatori emersi dai giallorossi ed esplosi altrove. L’ultimo di questi potrebbe essere Federico Ricci, ceduto in prestito al Sassuolo, ma la lista si allunga con gente come Gianluca Caprari (quest’anno al Pescara, ma l’anno prossimo all’Inter), Valerio Verre (Pescara), Elio Capradossi (ceduto al Bari) o Lorenzo Di Livio, finito alla Ternana. Per i romani non parrebbe esserci molto spazio alla Roma.