2016
ADL: «Higuain qui. Koulibaly? Che danni!»
E poi annuncia Zielinski: «Sta facendo il possibile per venire»
In 12 anni di Napoli ce ne sono 7 di Europa: per Aurelio De Laurentiis non si tratta di miracolo sportivo, ma di cultura del progetto. Tutto è cominciato dalla C e poi è diventato più bello anche per merito dei tifosi, che non hanno mai abbandonato la squadra nei momenti difficili. Lo afferma senza giri di parole il presidente del club partenopeo nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, nella quale parla anche degli scenari futuri: «Siamo stati capaci di cogliere questi risultati, pur nel rispetto del fair-play finanziario. Sarebbe stato semplice lasciarsi prendere la mano e tentare di osare ad oltranza: ma avremmo corso il rischio di far saltare il banco», ha dichiarato De Laurentiis, sempre attento alla solidità economica del Napoli.
L’ANNUNCIO – De Laurentiis, che ha aperto una divagazione anche sugli incidenti che si sono verificati agli Europei per consigliare una regia di stampo tatcheriano, ha parlato del piano di crescita del Napoli: l’obiettivo è colmare il gap con i top club e l’oculatezza del passato insieme alle riserve accantonate gli permetteranno di muoversi liberamente. Può star tranquillo in panchina Maurizio Sarri, con cui vorrebbe parlare di più di calcio. All’allenatore sta per regalare già dei rinforzi: «Io Zielinski l’ho trattato con la famiglia Pozzo ed abbiamo anche definito. Ma mi sembra che il ragazzo stia facendo il possibile per non venire», ha svelato De Laurentiis, che ha ancora il rammarico per aver rinunciato ad Arturo Vidal, al quale preferì Gokhan Inler.
I NODI – Ora il tormentone è Gonzalo Higuain: «Ho messo i soldi sul tavolo. Offerte non gliene sono arrivate e il Pipita è un uomo serio, quando finirà la Coppa America ci dirà. Sento che non tradirà l’affetto di Napoli». Chi, invece, può farlo è Kalidou Koulibaly: «Credevo che Koulibaly fosse una persona perbene. Al di là delle multe, esiste poi un accordo sui diritti di immagine. E il Napoli stava per firmare nuove intese commerciali per utilizzare l’immagine di Koulibaly: le sue esternazioni hanno fatto saltare queste operazioni. La sua maglia ora è invendibile. Ha creato danni per milioni di euro e gli specialisti che ho interpellato stanno studiando la questione. Non vorrei che Koulibaly debba lavorare a vita per rimediare», ha affermato De Laurentiis, per nulla preoccupato per l’arrivo dei cinesi nel calcio italiano. Il suo unico timore è il rischio di doping amministrativo per bypassare il fair play finanziario. E ribadisce il suo legame: la famiglia De Laurentiis non lascerà il Napoli.