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Napoli, Ancelotti a Tuttosport: «Secondi solo per merito della Juve, Koulibaly è incedibile»

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Il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti nel corso di una intervista a Tuttosport tocca più argomenti: dal -17 dalla Juventus in Serie A, passando per Kalidou Koulibaly e il mercato

Tanti gli argomenti toccati da Carlo Ancelotti alla vigilia della gara da dentro o fuori in Europa League di questa sera con l’Arsenal: il tecnico del Napoli, raggiunto dai microfoni di Tuttosport, ha provato a fare un resoconto della stagione attuale azzurra partendo dal campionato e dal secondo posto a -17 punti dalla Juventus. «Sono soddisfatto. Il secondo posto non è un demerito nostro, ma un merito della Juve che procede a un’andatura eccezionale – ha sottolineato Ancelotti – . Se continua così può chiudere attorno a quota 100. Tornando in Italia dopo nove anni, non potevo fare una scelta migliore del Napoli. Quando arriva un nuovo allenatore in una squadra cambiano molte cose. Ci vuole tempo. Per infrangere il predominio della Juve c’è bisogno di uno sforzo collettivo: devono essere anche le altre rivali a rafforzarsi per diventare sempre più competitive».

Iniziando magari dal trattenere i giocatori migliori come Kalidou Koulibaly, gioiello di casa Napoli che piace a mezza Europa: «Se è il miglior centrale al mondo? Sì, dico proprio di sì. E dispone di ulteriori margini di miglioramento – le parole del tecnico partenopeo – . Vale 150 milioni ed è incedibile. Il contratto di Koulibaly scadrà nel 2023: nel 2021 prevede una clausola di 150 milioni di euro, ma il Napoli non ha bisogno di vendere, il presidente non vuole vendere e la questione non si pone». Tra i giocatori emergenti che invece lo hanno più colpito, Ancelotti cita lo juventino Moise Kean: «Il suo inizio d’anno è stato strepitoso e oculata è la gestione del giocatore, dentro e fuori dal campo. Ha la fortuna di allenarsi con un fenomeno del calibro di Cristiano Ronaldo, uno che giocherà sino a 40 anni perché non ha soltanto un gran fisico: ha l’intelligenza, la forza, la determinazione per migliorarsi ogni giorno».

La chiosa è per l’ennessima polemica di campionato riguardante il gesto al termine di Milan-Lazio dei rossoneri Franck Kessié e Tiemoué Bakayoko nei confronti dei propri tifosi con la maglia dell’avversario Francesco Acerbi: «Ci sono rimasto malissimo anch’io – ha confessato Ancelotti – . Sono rimasto senza parole di fronte a uno spettacolo del genere. Inaccettabile. Intollerabile. I cori contro Koulibaly, Kean e Blaise Matuidi; gli insulti a Sinisa Mihajlovic quando è tornato a Firenze… Basta. Basta. Basta. Non è più possibile concepire il calcio in questo modo. Non è questo il calcio che amiamo, che amo».

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