2017

Morata scontento sconvolge il calciomercato: ma chi può prenderlo?

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Boom, Alvaro Morata irrompe sul calciomercato internazionale: situazione e scenari

I 934 minuti complessivi disputati da Alvaro Morata nella densa stagione del suo Real Madrid non possono certamente accontentarlo: recuperato a pieno Benzema, il prodotto di casa si è di fatto accomodato in panchina, limitandosi allo status di subentrante o al più ad un utilizzo mirato a far rifiatare il centravanti francese. Che, nella mente del connazionale Zizou Zidane, resta il titolare designato.

LO STATUS DI MORATA – Nove reti complessive con quattro assist a referto, un minutaggio comunque buono considerando l’infortunio iniziale di Benzema ed un successivo impiego accettabile: basterebbe insomma a chi deve farsi le ossa, ad un profilo appena sbocciato che deve apprendere gli strumenti del mestiere dai più grandi per poi lanciarsi in una carriera all’altezza del talento donatogli. Ma Alvaro Morata ha oramai ventiquattro anni e diverse stagioni alle spalle, su tutte quella in cui ha firmato reti decisive nella scalata della Juventus alla Champions League, poi persa in finale dai marziani del Barcellona. Parliamo insomma di un calciatore fatto, di fronte al bivio cruciale della sua carriera: accettare un ruolo da comprimario o voltare pagina e trovare una soluzione che lo elegga a centravanti inamovibile.

AL REAL MADRID – Circostanza che pare non potergli garantire il Real Madrid, club in cui è cresciuto ma che continua a non dargli piena fiducia: la cessione biennale alla Juventus per farlo maturare in un contesto di alta ambizione è già un primo atto di sfiducia. Fosse stato ritenuto così forte, non sarebbe stato prestato. Poi il ritorno, ad onor del vero mai messo in discussione dalla casa Real, ma presto è arrivata la subordinazione al titolare Benzema: Morata, a ventiquattro anni suonati, è il centravanti titolare della Spagna ma non quello del Real Madrid. E, spostandoci ancora verso il futuro, siamo certi che un’eventuale cessione di Benzema non indurrebbe Florentino Perez a prelevare un nuovo centravanti che ne raccolga l’eredità? Insomma: il Real punta su Morata, ma non da prima donna. E, tornando inevitabilmente a quanto già asserito, la chiave è proprio la sua volontà: a lui sta bene tutto ciò?

CHI PUO’ PRENDERLO? – Un Morata scontento irrompe inevitabilmente sulle dinamiche del calciomercato internazionale e finisce per scuoterlo: centravanti così forti e giovani in odor di movimento, in giro per l’Europa, probabilmente non ce ne sono. L’Inter difficilmente si priverà di Icardi come il Tottenham di Kane, mentre Lukaku pare sempre in procinto di lasciare l’Everton ma l’anno buono tarda ad arrivare. Nel turbolento post-Higuain il Napoli provò ad informarsi su Morata, ma vuoi la volontà del Real di testarlo, vuoi la freschissima esperienza bianconera dello spagnolo, non se ne fece nulla. Si è parlato di un ritorno alla Juventus: ma quanto è credibile se già uno come Mandzukic deve accontentarsi delle briciole lasciate da Higuain e Dybala? La Roma ha Dzeko, al momento ritrovato, l’Inter appunto Icardi. Una punta di livello servirebbe al Milan quando si separerà da Bacca, ma ad oggi ogni trattativa rilevante è bloccata dall’avvicendamento proprietario in corso. Altri club alla sua altezza: escludiamo Barcellona ed Atletico Madrid, comunque coperti, come del resto lo sono Bayern Monaco (Lewandowski) e Borussia Dortmund (Aubameyang). Resta la solita spendacciona Premier League: lì c’è posto, vedi Manchester City, Liverpool ed Arsenal ad esempio. Che ne sarà di Alvaro Morata? Se non oggi – mercato chiuso in entrata per il Real Madrid che dunque non potrebbe sostituirlo – in estate tutta la verità.

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