Brocchi: «Senza dignità: non avete palle» - Calcio News 24
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2016

Brocchi: «Senza dignità: non avete palle»

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Dalla mancata passerella di Abbiati alla piazza pulita: le ultime

Sono più dubbi che certezze quelli con cui convive il Milan. L’ambiente sembra sul punto di esplodere da un momento all’altro tra critiche, sfiducia e tensioni. Ieri, infatti, c’è stato un durissimo faccia a faccia tra Cristian Brocchi e la squadra nel corso del quale i toni sono stati molto forti. L’allenatore ha messo i giocatori con le spalle al muro in vista della finale di Coppa Italia contro la Juventus e per scongiurare un altro fallimento sportivo. Qualcosa si è spento, o forse rotto, e la sensazione è che il concetto di “Grande Milan” sia passato in archivio.

L’URLO DELL’ALLENATORE – A lungo si è discusso della mancata passerella di Christian Abbiati, ma Brocchi avrebbe voluto regalare un addio da protagonista al portiere. L’indegna prestazione dei giocatori ha, però, fatto cambiare i programmi. «Non preoccuparti, Cri. Fai i cambi che devi fare per evitare che il Milan subisca troppi gol. Io saluterò i tifosi a fine partita», la rassicurazione di Abbiati all’allenatore durante la partita con la Roma. Dispiaciuto per il portiere, Brocchi ha sfogato il suo disgusto per un comportamento inaccettabile: per un’ora ha lanciato accuse precise e circostanziate, rimproveri tattici e caratteriali con parole forti. «Non avete dignità, non avete “palle”­. La Roma contro di voi ha fatto un’amichevole: non hanno nemmeno sudato per battervi. Non avete mai reagito. Vi siete fatti prendere in giro», il senso del suo discorso. Poi attacca: «In vent’anni di calcio non ho mai visto uno spogliatoio come questo. Forza, rispondetemi: ho voglia di litigare con qualcuno». Dall’altra parte, però, solo silenzio. Tranne qualche ammissione: «Ha ragione mister, è solo colpa nostra, non corriamo». Eppure in allenamento le cose vanno diversamente, quindi può essere questione di paura, di scarso carattere o di motivazioni che non ci sono e di scarso attaccamento alla maglia. Non a caso, secondo La Gazzetta dello Sport, Brocchi avesse pensato di mettere fuori rosa tre giocatori per scarso impegno, salvo poi fare marcia indietro per non creare ulteriori danni d’immagine alla società. Lo sfogo, non necessariamente legato alla sfida contro la Juventus alle porte, è frutto del senso di tradimento che prova Brocchi.

VIA (QUASI) TUTTI – Ora è un tutti contro tutti, ma il presidente Silvio Berlusconi è pronto, secondo il Corriere dello Sport, a fare piazza pulita. Ennesima rivoluzione in vista: si partirà con il mancato rinnovo di tutti i contratti in scadenza (Mexes, Zapata, Alex, Boateng), poi Balotelli verrà rispedito al Liverpool e si troverà una sistemazione a Diego Lopez, Bacca, Luiz Adriano, Honda e Menez. L’obiettivo è di ricavare 50-60 milioni di euro. L’unico che può restare tra i giocatori in scadenza è Montolivo, mentre Bertolacci sarà ceduto in prestito per rigenerarsi. De Sciglio potrebbe finire alla Juventus, mentre verrà fortificata una base di giovani di buone prospettive come Donnarumma, Calabria, De Santis, Locatelli e forse Ely. A supporto uno “zoccolo duro” italiano, cioè Abate, Antonelli, Josè Mauri, Bonaventura e forse Poli. Non è da escludere, però, che Bonaventura chieda la cessione. Kucka dovrebbe essere confermato insieme a Niang. Torneranno Matri, Paletta e Suso, ma di questi potrebbe restare solo il difensore. In entrata si pensa ancora a Ibrahimovic e Kovacic, ma prima bisogna sbloccare la trattativa per la cessione della maggioranza del Milan ai cinesi.

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