Milan, Niang promette: «Resto 10 anni» - Calcio News 24
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2015

Milan, Niang promette: «Resto 10 anni»

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niang disteso milan third dicembre 2015 ifa

L’attaccante rivela: «Volevo dimostrare di essere da Milan e tornare»

E’ disposto ad indossare la maglia del Milan per almeno un decennio M’Baye Niang, che ha messo da parte gli errori del passato ed è focalizzato sul suo presente: «Se dipendesse da me non avrei problemi. Mi vedo ancora e sempre in questa squadra. Anche per altri 10 anni. Non ho mai avuto dubbi: volevo tornare al Milan perché mi sento parte integrante di questa squadra e di questa società. A gennaio avevo accettato di andare al Genoa con la formula del prestito “secco” per dimostrare di essere uno da Milan. Io volevo tornare qua, volevo poter dare qualcosa alla squadra», ha dichiarato l’attaccante francese ai microfoni del Corriere dello Sport.

ERRORI – Niang ha parlato poi della mancanza di continuità di rendimento del Milan e, quindi, della cura per guarire: «Bisogna solo lavorare, questa è la strada giusta. E nessuno di noi deve ascoltare quello che si dice fuori da Milanello», ha spiegato l’attaccante, che non butta via il punto conquistato contro il Carpi. Niang, che preferisce giocare in attacco, è disposto a partire anche dal centrocampo pur di scendere in campo. Sembra cambiato, dunque, e più disponibile: «Con Allegri giocavo di più, ho disputato anche qualche bella gara. Diciamo che iniziando a segnare posso essere un’arma importante per la squadra e posso conquistare meglio la stima dell’allenatore. Gli errori che ho commesso nessun calciatore deve permettersi di farli. Bisogna evitare tutto. Da questo punto di vista sono cambiato molto e sicuramente in meglio. Quando giochi e ti arriva il pallone devi essere lucido e calmo. Quando stai e fai bene nella vita privata i risultati si vedono quando giochi».

RAPPORTI – Soddisfatto dell’esperienza al Genoa, dove ha giocato con continuità, Niang ha parlato del rapporto con Sinisa Mihajlovic: «Ottimo. Mi dà tanto… Ha un debole per me? Mi fa piacere. Si tratta di un bravo allenatore che conosciamo tutti, gli piace lavorare con i giovani. Ha grandi qualità. Voglio sempre dare il massimo e fare sempre quello che dice». Positivo anche il rapporto con il presidente Silvio Berlusconi: «Mi dice sempre di continuare a impegnarmi, di lavorare… Anche lui capisce che posso ancora crescere e migliorare». Al futuro ancora non ci pensa l’attaccante: «Penso solo al presente per diventare il migliore, voglio diventare… tutto. Europei? Io lavoro tutti i giorni per potermi inserire, per essere un giocatore importante. È uno dei miei principali obiettivi».

AMICI E OBIETTIVI – Infine, ha parlato di Mario Balotelli, Paul Pogba e i tifosi del Milan: «A me Mario è sempre piaciuto, noi sappiamo quali sono le sue qualità. Pogba? Ci conosciamo da tanto tempo e abbiamo giocato spesso insieme nelle Nazionali giovanili francesi. Paul è più avanti di me, ha iniziato prima. Ci assomigliamo? Io sono più offensivo, ma so anche conquistarmi i palloni lontano dall’area di rigore avversaria. Certo, mi piacerebbe arrivare ai livelli di Pogba. Ho ancora un certo margine di crescita considerata la differenza di età. Tifosi? Sono fondamentali per noi. Ci servono, sono un’arma in più… Ma per riconquistarli dobbiamo trovare continuità nei risultati. Io penso che, comunque, l’obiettivo della Champions League sia alla nostra portata».

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