2016
Addio social, addio Milan: Cerci si isola
L’attaccante soffre per gli insulti, per lui l’ipotesi Genoa è concreta
Alessio Cerci non ci sta a passare per capro espiatorio e cancella i propri account social. Ovunque. L’attaccante del Milan, tra i più criticati in questa stagione dai tifosi rossoneri, reagirà probabilmente cambiando aria nelle prossime settimane: sul mercato di gennaio l’ipotesi principale per lui, che è in prestito dall’Atletico Madrid, è quella di un nuovo prestito fino al termine della stagione al Genoa. Poi si vedrà. Di certo c’è che l’ex Torino non ha preso per niente bene la pioggia di critiche che gli sono piovute addosso dopo la partita contro il Bologna ed il gol sbagliato praticamente quasi a porta vuota solo davanti ad Antonio Mirante. Non è la prima volta che succede, così pochi minuti dopo la gara Cerci ha deciso di cancellare (pare definitivamente) la propria fanpage ufficiale su Facebook. Poche ore dopo ha compiuto la stessa identica mossa cancellando gli account Twitter ed Instagram.
MILAN: CERCI VIA DA SOCIAL, GENOA VICINO – Cerci si sarebbe letteralmente rotto le scatole delle continue critiche dei tifosi (del Milan, ma non solo). Il peccato originale è sempre quella frase, rimasta ormai impressa nella mente, di sua moglie, Federica Riccardi, al momento dell’addio al Torino, più di un anno fa, per andare a Madrid: «Addio Serie A, andiamo nel calcio che conta». Peccato che nel calcio che conta Cerci è durato nemmeno sei mesi ed al ritorno in quello italiano per lui sono cominciati i problemi e gli insulti, a lui come al resto della famiglia, anche in giornate meno buie rispetto a quella di domenica. Come durante la gara col Sassuolo, quando l’attaccante fece un assist decisivo per Carlos Bacca e pochi minuti dopo fu fischiato duramente dai tifosi del Milan per aver toppato un dribbling. Gli attriti con l’ambiente sono evidenti e Cerci avrebbe già detto di sì al Genoa: determinante un rilancio sull’ingaggio da parte dei rossoblu che dovrebbero fare cassa tra qualche giorno con la cessione di Diego Perotti alla Roma. Sarà quello il calcio che conta?