Berlusconi: «Mihajlovic se vince resta»

«Totti resti a Roma, Ibra riceverà un’offerta cinese impareggiabile»

Un piccolo spiraglio: Sinisa Mihajlovic potrebbe rimanere l’allenatore del Milan anche la prossima stagione qualora dovesse portare a casa l’unico trofeo per cui i rossoneri sono ancora in corsa, la Coppa Italia. Non sarà semplice, è vero, perché in finale il Milan affronterà la Juventus ma, come dichiarato poco fa dal presidente Silvio Berlusconi, una possibilità che il serbo resti alla guida della squadra c’è, nonostante negli ultimi mesi i giudizi nei suoi confronti non siano stati sempre positivi… «Io non ho mai dato giudizi negativi su Mihajlovic – precisa però Berlusconi – . Sono i giornali che fanno copia e incolla, ma io mi sono solo lamentato di vedere un Milan che in campo non mi è piaciuto e non so se questo sia da attribuire all’allenatore o alla società che magari non ha saputo prendergli i giocatori giusti. Tuttavia penso che in caso di una eventuale vittoria sulla Juve in Coppa Italia, Mihajlovic meriterebbe davvero di rimanere sulla panchina del Milan anche la prossima stagione». 

BERLUSCONI: «TOTTI E IBRA? IMPOSSIBILE» – Confermate dunque le voci che vedevano un Berlusconi esitante nei confronti dell’esonero di Mihajlovic. Capitolo mercato: si parla del possibile ingaggio, a parametro zero, di Zlatan Ibrahimovic dal Paris Saint-Germain e addirittura Francesco Totti dalla Roma. Berlusconi lo esclude: «La vedo impossibile per entrambi. Per Totti che deve mantenere la sua immagine di bandiera di Roma e deve finire la sua carriera in giallorosso, anzi gli auguro di trovare un accordo per il rinnovo con la società – spiega il numero uno rossonero ai microfoni di Tele Radio Stereo – . Per Ibrahimovic anche, che riceverà di certo offerte impareggiabili dalla Cina». Chiosa sulla questione stadio: «Le società di calcio devono avere uno stadio di proprietà con attività che attirino i tifosi sette giorni su sette, lo penso soprattutto per Roma e Napoli, dove non riesco mai a godermi le partite per la distanza col campo. Servono stadi fatti solo per il calcio».