Balotelli e la statistica horror: è finito?

Durante la partita di ieri zero palloni tocca in area, Mario alla frutta

Era forse la sua ultima occasione, alla vigilia si era pure detto: Mario Balotelli non l’ha sfruttata ed ora le cose per lui si mettono malissimo. L’attaccante del Milan, reduce da una prestazione assolutamente inconsistente con il Sassuolo, rischia il posto. Di più: rischia la carriera. Balotelli, in prestito secco dal Liverpool fino a fine stagione, ieri ha regalato una delle peggiori prove in maglia rossonera di sempre (come purtroppo se ne sono già viste). Una statistica su tutte non può che balzare all’occhio: Balotelli, finché è rimasto in campo, ieri pomeriggio non ha toccato nemmeno un solo pallone in area di rigore. Nel corso di una azione, mentre il compagno di squadra Luca Antonelli ha fatto in tempo a proporsi in avanti, ripartire indietro per recuperare palla e provare a riproporsi nuovamente in attacco, sulla fascia, in contropiede, Mario non si è mai mosso dalla sua mattonella: questo è l’emblema del Balotelli di oggi. 

BALOTELLI E UNA CARRIERA ALLA FINE? – I dubbi del Milan, a questo punto, sono tantissimi: se fino a qualche mese fa poteva esserci l’intenzione di riscattarlo per provare almeno a valorizzarlo, le ultime sfuritate di Sinisa Mihajlovic hanno di fatto chiuso la strada a Balotelli, che ha un ingaggio pesantissimo (5 milioni di euro netti l’anno) e che non può più ambire a guadagnare tanto in un top club dopo un paio di stagioni quasi completamente perse. In molti si chiedono se la carriera dell’attaccante rossonero sia già alla frutta: a 25 anni e con un passato turbolento sulle spalle, c’è chi pensa proprio di sì. Balotelli in questo Milan appare come un corpo estraneo, totalmente incapace di interagire col contesto e, come riporta oggi Tuttosport, tutte le occasioni che gli sono state concesse sono state puntualmente bruciate in questa stagione. A meno di miracoli, non resta altro che aspettare qualche mese e vedere cosa ne sarà di quello che fino a qualche anno fa pareva il giocatore italiano più promettente dell’ultimo ventennio.