2016

Quando Bacca poteva andare al Real

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Lo voleva Ancelotti, che poi in estate lo ha consigliato al Milan

Carlos Bacca è l’oro del Milan: non fosse arrivato in estate dal Siviglia (i rossoneri stavano per prendere Jackson Martinez, ricordate?) sarebbe andato altrove. Dove? Forse al Real Madrid, ma solo nell’ipotesi in cui Carlo Ancelotti fosse rimasto in sella. Così non è stato ed alla fine, a guadagnarci, è stato proprio il Milan. Il retroscena è stato svelato oggi ed è molto più semplice di quanto le trame di mercato solitamente lascino immaginare: Carlo Ancelotti, l’anno scorso di questi tempi, aveva proposto una lista della spesa a Florentino Perez. Su questa c’era anche Carlos Bacca: il colombiano era per Ancelotti la naturale alternativa a Karim Benzema (di fatto, praticamente, l’unica vera prima punta nella rosa madridista) e, tutto sommato, sarebbe potuto arrivare ad un prezzo logico (il Milan lo ha pagato 30 milioni). Di mezzo però ci si è messa… la Juventus. Sì, perché i bianconeri eliminando l’anno scorso il Real dalle semifinali di Champions League, hanno decreato l’esonero di Ancelotti, ufficalizzato poi a fine stagione da Perez.

BACCA AL MILAN? GRAZIE ANCELOTTI! – In estate a suggerire il colombiano al Milan è stato, guarda caso, proprio Ancelotti, nel corso dei colloqui (poi tradotti in un nulla di fatto) avuti con Adriano Galliani per tornare sulla panchina rossonera. Galliani ha colto il consiglio al balzo: ha fatto bene. Al Real Bacca avrebbe potuto giocare con il compagno di nazionale James Rodriguez però, uno che secondo un altro colombiano che di calcio ne capisce qualcosa, l’ex Parma Faustino Asprilla, ad oggi non è comunque superiore: «Non sto dicendo che non siano forti, James Rodriguez per me è un fenomeno, ma in questo momento Bacca è superiore. Lui può indirizzare una partita in un senso o nell’altro: è sempre decisivo, e questo conta nel calcio. Fatevi una domanda: dove sarebbe oggi il Milan se non ci fosse stato Bacca?», le parole dell’ex attaccante colombiano a La Gazzetta dello Sport. La risposta forse già la conosciamo. 

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