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Milan, Piatek è una scommessa: perché allora non puntare tutto su Cutrone?

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Piatek segna a raffica, ma in Serie A per ora ha realizzato meno gol di Paulinho al Livorno: Milan, allora perché non scommettere a costo zero su Cutrone?

Fuori uno, dentro un altro. Il tutto sotto gli occhi di Patrick Cutrone, che con ogni probabilità e tutta legittimità si starà chiedendo: ma io, più di questo, cosa devo fare? Più dei 9 gol negli scampoli di partita ritagliati in questa stagione, più dei 27 centri con la maglia del Milan in una carriera ancora tutta da scrivere nel fiore dei 21 anni appena compiuti. E, mentre se lo domanda, vede avvicendarsi nello spogliatoio i titolari che gli hanno tolto e gli toglieranno ossigeno per crescere, da Higuain a Piatek.

Campione affermato e sulla cresta dell’onda da anni, il primo, per quanto la breve parentesi in rossonero sia naufragata prima ancora di cominciare. Scommessa a tutti gli effetti, il secondo. Perché è vero che in stagione ha già messo a segno 19 reti, ma lo è altrettanto il fatto che il suo valore sia stato soppesato nell’arco di cinque mesi in Italia soltanto. Durante i quali ha raccolto in Serie A un bottino di 13 reti, per ora meno – ad esempio – rispetto al fatturato di Paulinho a Livorno nella sola stagione 2013/2014.

Le stigmate del bomber, intendiamoci, il polacco le ha tutte. Ma anche Cutrone, eccome. La punta comasca avrebbe rappresentato per il Milan una scommessa a costo zero, mentre Piatek rappresenta comunque un azzardo ma a 35 milioni di euro più bonus. E senza la possibilità per Gattuso di farli coesistere, in contumacia della presenza in rosa dell’imprescindibile Suso. Tempo e reti diranno a Leonardo se l’operazione con il Genoa avrà portato i suoi frutti. Intanto resta, nitida, una domanda: cosa deve fare Cutrone, più di questo, per meritare spazio e considerazione?

@DanieleGalosso

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