2018

Mirabelli non ha rimorsi: «Rifarei gli stessi acquisti, Gattuso è una mia scelta»

Pubblicato

su

Nessun pentimento: il d. s. del Milan Massimiliano Mirabelli non ha rimorsi riguardo al mercato estivo rossonero e rivendica la scelta di Gattuso allenatore «anche se mi dice che lo sto sfinendo»

Massimiliano Mirabelli è un uomo sotto assedio: i circa 200 milioni spesi in estate dal Milan sul mercato, tramutatisi in delusioni ed una stagione finora tutt’altro che semplice, lo hanno reso il principale indiziato da parte dei tifosi del fallimento di questa stagione. Tutto molto lineare, ma il direttore sportivo rossonero non ci sta e parte al contrattacco citando quelle che a suo dire sono le vere cifre spese tra giugno e settembre: 230 milioni di euro, a cui però vanno sottratti i 70 delle cessioni. Di più: il Milan, spiega Mirabelli, non ha tirato fuori un solo centesimo per commissioni di procuratori ed incentivi all’esodo, in più ha rinnovato i contratti di giocatori fondamentali come Gigio Donnarumma, Suso, Patrick Cutrone ed Alessandro Plizzari (portiere attualmente in prestito alla Ternana). Insomma: tornando indietro il d. s. calabrese rifarebbe praticamente tutto.

«Sono convinto di aver costruito uno zoccolo duro per il futuro del Milan – spiega Mirabelli a Il Giornale . E sono altrettanto convinto che col tempo otterremo dai più chiacchierati, e parlo di André Silva, Lucas Biglia, Nikola Kalinic, Hakan Calhanoglu, il rendimento standard che è di gran lunga superiore a quello attuale. Cambierei solo una modalità: avrei meno fretta su alcune scelte gestionali». Mirabelli, come da anticipazioni, ha poi confermato la volontà di trattenere a lungo Donnarumma, nonostante i dissidi con il suo agente Mino Raiola (leggi anche: MIRABELLI: «VOGLIO CHE DONNARUMMA FINISCA QUI LA CARRIERA») e spiega di non avere mai avuto dubbi al momento di scegliere Gennaro Gattuso come allenatore rossonero dopo l’esonero di Vincenzo Montella: «Ho scelto Rino, mi sono assunto la responsabilità e sono contento di come sta lavorando. Siamo due maniaci del lavoro e alla fine di ogni lunga giornata lui mi dice in dialetto calabrese: “Mi sta portanno finito”, che vuol dire “mi stai sfinendo».

Exit mobile version