Il fratello di Gigi, Antonio, può tornare utile in ottica regolamento

Due Donnarumma sono meglio di uno: il primo è Gianluigi Donnarumma, portiere minorenne del Milan, esploso quest’anno e titolare del futuro per i rossoneri. Il secondo invece è suo fratello maggiore, Antonio Donnarumma, portiere classe 1990, attualmente terzo estremo difensore del Genoa. Antonio, per chi non lo ricordasse, è un prodotto come il fratello del settore giovanile del Milan, da cui è andato via nel 2010. Altrove non ha avuto tanta fortuna e di sicuro non è esploso come suo fratello Gigi, però potrebbe tornare in rossonero comunque proprio per fare riserva al fratello minore. Il Milan ci pensa ed effettivamente la soluzione potrebbe intrigare parecchio la dirigenza milanista qualora, come pare, a 38 anni suonati Christian Abbiati, attuale secondo rossonero, dovesse appendere i guantoni al chiodo (in caso di vittoria della Coppa Italia, l’ex primo portiere milanista ha già fatto sapere di ponderare l’idea di uscire di scenta da vincitore). Insomma: l’anno prossimo il Milan potrebbe ritrovarsi in casa, nuovamente, due Donnarumma, uno in campo e l’altro pronto a subentrare dalla panchina.

IL SECONDO DONNARUMMA PIACE AL REGOLAMENTO – Del resto, l’idea di prendere Antonio Donnarumma ha senso: i rapporti con il Genoa, come noto, sono ottimi, a questo poi va aggiunto il fatto che anche Antonio è assistito da Mino Raiola e dal suo entourage, fatto che potrebbe ulteriormente facilitare le trattative. Non è tutto: Antonio è un prodotto del settore giovanile rossonero, come dicevamo, quindi inseribile nelle iste milaniste (italiane, ma anche eventualmente europee) della prossima stagione non solo come prodotto di un vivaio italiano, ma proprio come prodotto del vivaio dello stesso club. Ai tempi del Milan, Antonio Donnarumma era un po’ la mascotte rossonera: un uomo spogliatoio vero e proprio. Allora il suo ritorno potrebbe essere davvero di aiuto per tutta la squadra, ma soprattutto per il fratello diciassettenne che, lontano di casa ormai da molto tempo, potrebbe finalmente sentirsi nuovamente in famiglia (e questo aiuterebbe non di poco la sua maturazione definitiva come uomo e calciatore).