La scelta di Prandelli, le parole di Klose ed anche il mercato fin qui fermo

Igli Tare è un po’ più solo di ieri, forse meno di domani: il direttore sportivo della Lazio, negli ultimi tempi, pare aver perso smalto e potere agli occhi del presidente Claudio Lotito, vero e proprio dominus incontrastato della sua creatura. Prima lo smacco lanciato da Miroslav Klose al momento dell’addio alla Lazio, poi la scelta di Cesare Prandelli, sembrerebbero aver messo in secondo piano Tare. La scelta di Lotito di puntare su Prandelli, per esempio, è una scelta solo ed esclusivamente del boss: non è un mistero che Tare puntasse su altri cavalli, come Simone Inzaghi e Jorge Sampaoli, ma alla fine non è stato ascoltato. Anche le parole di Klose, in fin dei conti, hanno adombrato il d. s. albanese: l’attaccante tedesco voleva trattare il rinnovo eventuale direttamente con la proprietà, affermando di aver ricevuto offerte soltanto da interlocutori. Tare sarebbe uno di questi, appunto, a cui Klose insomma non ha di certo cucito addosso il ruolo di comandante in prima, anzi…

LAZIO: LOTITO DETTA LA LINEA DI MERCATO – Anche sul mercato, almeno per il momento, Tare sembrerebbe girare a vuoto: con lui la Lazio ha trattato, finora, nell’ordine, Giuseppe Rossi dalla Fiorentina (l’attaccante, in prestito al Levante, rientra a stretto giro nella collaborazione che il d. s. biancoceleste ha instaurato con l’agente Federico Pastorello, intermediario e procuratore, appunto, dello stesso Rossi), poi anche Leonardo Pavoletti (Genoa) e Gianluca Lapadula (Pescara). Finora per nessuno di questi Lotito ha presentato un’offerta concreta e l’impressione è proprio che il presidente vada per conto suo in una direzione forse un po’ diversa rispetto a quella di Tare. Ieri il d. s. albanese ha congedato mestamente Simone Inzaghi (che dovrebbe finire al Bari o alla Salernitana, squadre satelliti del boss Lotito) e, come riporta il Corriere della Sera – Roma, se n’è dovuto fare una ragione: alla Lazio non è certo lui che comanda.