2016
La voce: Juve, pagata la clausola di Pjanic
38 milioni cash sul piatto alla Roma, adesso però tocca al giocatore
Una bomba sul mercato, di quelle grosse: la Juventus che paga la clausola rescissoria di Miralem Pjanic alla Roma. 38 milioni di euro tondi tondi, ma resta ancora tutto ovviamente da verificare. Di certo c’è che l’avvicinamento bianconero nei confronti del giocatore bosniaco, negli ultimi giorni, è stato sempre più stretto: Pjanic piace tantissimo a Massimiliano Allegri, che vorrebbe farne un perno di centrocampo insieme a Paul Pogba per la prossima stagione. La Juventus aveva effettivamente provato a prendere informazioni con la Roma, che però si era opposta alla cessione del giocatore ad una diretta concorrente per il campionato. Risultato ovvio: i bianconeri, per trattare direttamente con il giocatore, avrebbero dovuto scavalcare i giallorossi e per farlo avevano una sola mossa a disposizione, pagare la clausola rescissoria da 38 milioni di euro fissata qualche anno fa dalla Roma. A questi punto però sarebbe tutto nelle mani di Pjanic e l’esito è incerto.
JUVENTUS – PJANIC: DECIDE IL BOSNIACO – Di fatto per Pjanic ci sarebbero, almeno nella teoria, altre offerte sul piatto: quella del Bayern Monaco, piuttosto che quella Paris Saint-Germain. Come riportato oggi, però, la Juventus sarebbe l’unica squadra ad essersi fatto avanti in maniera concreta pagando addirittura la clausola del giocatore, che a questo punto avrà il coltello dalla parte del manico: dovrà scegliere se accettare l’offerta di contratto della Juventus, rimanere alla Roma o, molto più probabilmente, prendere tempo in attesa di un’altra offerta dall’estero. La Juventus avrebbe preso la decisione di puntare su Pjanic su indicazione specifica di Allegri dopo l’infortunio occorso qualche settimana fa a Claudio Marchisio: il centrocampista bianconero starà fuori almeno fino all’inizio della nuova stagione. In ogni caso, riporta oggi Sport Mediaset, la Juventus aveva già scelto di puntare su Pjanic da un po’, prima di arrivare adesso a quella che può essere la concretizzazione clamorosa dell’affare.