2016
Pjanic: «Higuain? La Juve vuole i migliori»
«La Juventus mi seguiva da tempo. Qui tutti lavorano per vincere»
Conferenza stampa di presentazione per Miralem Pjanic, intervenuto a Vinovo per parlare del suo arrivo alla Juventus. Il centrocampista ha esordito parlando dell’addio alla Roma: «Ho passato cinque anni bellissimi a Roma. Sarò sicuramente contento di affrontare la Roma. Sarà una partita diversa per me, ma sarò sempre concentrato sulla mia nuova squadra e sui miei obiettivi. Voglio raggiungerli tutti. So che sarò fischiato dai tifosi della Roma, ma sarò comunque contento di ritrovare l’Olimpico e la Roma. C’è differenza tra la Roma e la Juventus, l’ho avvertita dal primo giorno: ho ricevuto tanti messaggi da subito, sono stato accolto benissimo e mi hanno fatto capire che sono in una grandissima squadra. Il gruppo è unito e io posso dare una mano. In quest’ultima settimana abbiamo lavorato veramente tanto, è un po’ cambiato il lavoro rispetto a quello che svolgevo a Roma», ha dichiarato il calciatore bosniaco.
MISTER E SIMBOLI – Pjanic ha parlato poi di Massimiliano Allegri e di Andrea Pirlo: «Col mister c’è una buona intesa, sto prendendo confidenza. Pian piano parleremo anche della mia posizione. Ora vogliamo prepararci bene, io voglio farmi trovare subito pronto per le prime partite ufficiali. Mi hanno fatto già capire, società e mister, che sarò utile. Alla Roma giocavo in un centrocampo a tre, ma io non ho paura di giocare col pallone tra i piedi e mi piace far giocare gli altri. Allegri mi conosce e deciderà dove pensa io possa essere più utile, io mi adatterò. Pirlo? E’ un grandissimo calciatore, è stato il miglior centrocampista della Serie A. Non lo copierò, perché siamo diversi. Lui è stato incredibile qui, ma io darò il massimo per diventare più forte. Mi farò piccolo per integrarmi al meglio e dimostrare sul campo il mio lavoro. Il paragone è bello, ma il mio gioco è un po’ diverso. Penso di poter fare altrettanto bene».
LE PUNIZIONI – Inevitabili le domande sui calci piazzati, di cui Pjanic è specialista: «Ho lavorato con Juninho a Lione, ma ogni calciatore ha un piede diverso, così come una tecnica proprio. Io sto lavorando anche su questo per essere decisivo. Certe partite si decidono anche con i calci piazzati. So che la Juventus ha altri giocatori che calciano bene. Si decide sul campo chi deve calciarli, senza rancori o litigare. Bisogna fare il bene della squadra». E poi tesse le lodi del gruppo bianconero: «E’ importante vincere i trofei conquistati in precedenza, ma qui si vuole vincere tutto. La priorità sarà sempre lo scudetto per scrivere la storia, sei di fila sarebbe storico e io spero di contribuire per la vittoria del titolo. Per me il calcio è un gioco di squadra, per cui proverò ad aiutare i miei compagni. Il talento di ognuno esce fuori se la squadra gioca bene. Per me è importante vincere. Non ci sono solo io o Dybala, la Juventus ha dimostrato con lo spirito di gruppo di poter vincere. Nello spogliatoio c’è gente che ricorderà sempre che prevale la squadra sul singolo».
IL SALUTO – Si torna a parlare della Roma e dell’addio commosso: «Tutti mi hanno fatto i complimenti. Erano dispiaciuti, ho ricevuto messaggi importanti. Prima di firmare ho chiamato Spalletti, ho mandato un messaggio a Totti, De Rossi e chi è a Roma da tanto tempo per ringraziarli per i cinque anni vissuti insieme. Non scorderò mai l’esperienza nella Roma, non è stato facile. La squadra era dispiaciuta perché avevo rapporti buonissimi con tutti, non solo con i calciatori. Avrò sempre rispetto per la Roma. I messaggi di Totti e altri calciatori mi hanno toccato, ma sono contento di essere alla Juventus e spero di vincere perché sono in una grande società con calciatori che mi aiuteranno a diventare più forte. Ho scelto la società giusta. La Juventus mi seguiva da tempo. Forse prima non si poteva fare l’affare, per me non c’era altra scelta: volevo fare un passo in avanti nella mia carriera».
AMICI E RIVALI – Infine, Pjanic parla del suo ambientamento e prova a dribblare le domande di calciomercato: «Non so dove abita Pogba, non credo che sia casa sua (ride, ndr). Ho scelto casa durante le vacanze perché sarebbe stato meglio per ambientarmi. Dopo la tournée in Australia sarà disponibile. Ho scelto il 5 perché qui il 15 è già impegnato. Lo ha indossato in carriera anche Zidane, che è un mio idolo. Il centrocampo della Juventus sicuramente è forte. Ogni giorno che passa conosco meglio la squadra. Sono ragazzi tranquilli, che lavorano tanto e bene per farsi trovare pronti. Ho sentito Pogba, gli avevo augurato di far bene agli Europei. Mi dispiace che abbia perso la finale. Benatia? Lo sento da due anni ogni giorno, perché è un amico. Siamo sempre rimasti in buoni contatti, non posso aggiungere altro. E’ un grande calciatore. Higuain? Se la Juventus cerca un giocatore come lui o un altro non sarei sorpreso, perché qui si fa in modo di prendere i migliori per vincere. Qui si lavora molto bene per fare in modo che si vinca. Ho visto che fanno di tutto per rinforzare la squadra».