Lo spagnolo può dire di no, se non gioca il 50% delle gare costa meno

Un contratto complicato, anzi complicatissimo: è quello che Alvaro Morata ha firmato ormai quasi due stagioni fa con la Juventus. L’attaccante, comprato dai bianconeri al Real Madrid per 20 milioni di euro circa (divisi in quattro rate), come noto è ancora in orbita spagnola: il Real potrebbe ricomprare questa estate (o la prossima) grazie ad una clausola di “recompra” contenuta all’interno dell’accordo del giocatore con i bianconeri. In estate, per esempio, le “Merengues” dovrebbero tirare fuori circa 30 milioni di euro per avere Morata indietro, 35 addirittura la prossima estate (2017). Ci sono però dettagli e clausola non ancora note svelate proprio in questi giorni: per esempio, Morata potrebbe costare in realtà al Real Madrid ben 80 milioni di euro qualora gli spagnoli decidessero di riprenderlo prima della data del 16 luglio 2017. Non si tratterebbe di una vera e propria clausola di “recompra” (quella da 30 milioni di cui sopra), ma di una sorta di clausola rescissoria, o per meglio dire di una clausola di indennizzo di cui originariamente non si parlò.

MORATA – REAL: LUI POTREBBE DIRE DI NO – In sostanza, qualora il Real dovrebbe decidere di riprendere Morata un anno prima della scadenza della clausola (probabile, visto che se ne parla da un po’ in Spagna), dovrebbe un indennizzo (non ancora confermato però) alla Juve ben maggiore rispetto al costo previsto. A svelarlo è il sito Football Leaks, specializzato appunto in contratti e retroscena finanziari di mercato. C’è un’altra clausola, tuttavia, presente nel contratto di Morata: il Real, per esempio, dovrebbe spendere 30 milioni di euro per la “recompra” (più indennizzo a questo punto) solo nel caso in cui lo spagnolo dovesse scendere in campo quest’anno per più della metà delle partite stagionali, se così non dovesse essere, quella cifra scenderebbe considerevolmente. Ultimo dettaglio, non di secondo piano: Morata potrebbe opporsi alla volontà del Real di riaverlo con sè: si tratterebbe di una prerogativa pienamente prevista dal contratto. L’attaccante può dire di no al ritorno a casa.