2016

Morata: «Non avevo chance al Real»

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E sul Bayern Monaco: «Siamo compatti, ma dobbiamo stare attenti»

L’attenzione è rivolta alla sfida contro il Bologna, ma la Juventus rivolge lo sguardo anche alla sfida di Champions League contro il Bayern Monaco, in programma la prossima settimana. Ne ha parlato in Germania Alvaro Morata, che è fiducioso circa il cammino europeo della squadra.

SOLIDITA’ – «Giochiamo l’andata in casa, nel nostro stadio. Siamo una squadra compatta, che ha subìto un solo gol nelle ultime nove partite. Siamo una squadra di corsa e intensità, ci aiutiamo sempre l’uno con l’altro. Ma dobbiamo stare attenti, perché il Bayern Monaco è in grado di sfruttare ogni minimo errore e in passato abbiamo perso con loro. Hanno tanti buoni giocatori. Kimmich? Se gioca nel Bayern ha qualità. Me ne ha parlato Carvajal e non mi stupirei se lui finisse al Bayern, è uno dei migliori difensori d’Europa. Lewandowski? E’ l’attaccante più forte d’Europa, vederlo giocare è un piacere. Non so perché le mie prestazioni siano più positive contro le squadre tedesche. Ora comunque sono molto più di un’attaccante, perché torno spesso dietro ad aiutare la squadra», ha dichiarato l’attaccante spagnolo a SPORT Bild.

LIBERTA’ MENTALE – Poi ha parlato dell’esperienza al Real Madrid e della scelta di trasferirsi alla Juventus: «Xabi Alonso è stato uno dei pochi a prendersi cura di me e a preoccuparsi per me. Ha sempre tenuto d’occhio i giocatori più giovani della prima squadra. Per ricambiare portavo da mangiare ai giocatori più grandi durante le cene. E’ una tradizione. E Xabi Alonso, se aveva fame, non doveva mai preoccuparsi quando c’ero io come cameriere. Non mi sentivo libero mentalmente al Real Madrid. Non avevo la possibilità di affermarmi come uno dei principali attaccanti. Ho ricevuto un sacco di offerte, ma la Juventus è venuta fino a casa mia e mi ha presentato una buona offerta. E qui ho trovato la forza mentale. Avevo bisogno solo di un’occasione».

TALENTI – Infine, Morata ha parlato di due compagni di squadra e di due ex-bianconeri: «Pogba? So delle offerte. E’ un amico, un giocatore che migliora, ha grande talento, è impressionante, ma la Juventus ha bisogno di lui. Buffon? E’ un onore giocare con lui: è un grandissimo, una persona intelligente, una leggenda. Ti carica molto, è simpatico ed è sempre a disposizione dei più giovani. Ci sta caricando già in vista della prossima settimana. Vidal? Posso dire solo cose positive: spesso ci sedevamo vicini in pullman. Rispetto la sua scelta di andare al Bayern Monaco, ma non ne conosco i motivi. Coman? E’ uno dei giovani con maggior potenziale. In Bundesliga ha più spazio e può sfruttare la sua tecnica e la sua velocità, mentre nella Juventus aveva diversi vincoli tattici. In Italia si gioca molto sulla tattica, le squadre sono ben organizzate».

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