2016

Kean come Balotelli: tutte le analogie

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Resta il nodo del contratto: la soluzione a questo punto può essere una

A dispetto del nome e del colore della pelle Moise Kean è italiano che più italiano non si può: il giovane attaccante della Primavera della Juventus, 16 anni appena compiuti, è originario della Costa d’Avorio, ma è nato e cresciuto a Vercelli, a pochi passi da Torino. La sua storia, per molti versi, ricorda quella di Mario Balotelli: stesse origini, stesso procuratore (Mino Raiola), stessi modelli, ma soprattutto stesso carattere. Già, perché Kean fuori dal campo non è certo un tipo irreprensibile: il suo atteggiamento più volte ha provocato perplessità in casa Juventus ed ha fatto alzare qualche sopracciglio. Come quando il ragazzo ha deciso di scappare di fretta e furia da Torino per andare a trovare la fidanzata a Vercelli, o come quando contro il Perugia in Primavera ha deciso di non esultare (come Mario di solito fa), o come quando in Nazionale Under 17 ha mostrato una maglia con la scritta “Why always me?”, esattamente come Balotelli, a cui Kean dichiara senza problemi di ispirarsi. Del resto, la prestanza fisica è la stessa e pure il fiuto per il gol (almeno, paragonato con il Balotelli dei bei tempi andati, non quello attuale al Milan). Unica differenza? Kean, in campo, di solito il suo lo fa senza problemi: segna, non protesta, non viene ammonito. Tutto nella norma. 

KEAN, LA JUVENTUS, RAIOLA E QUEL CONTRATTO… – Il nodo attuale dell’attaccante di origini ivoriane riguarda, come noto, il suo contratto: da regolamento federale Kean, da 16enne, può firmare il suo primo contratto con l’ausilio di un genitore. Il regolamento FIFA però (non ancora recepito dalla FIGC, ma poco importa perché va rispettato lo stesso) non prevede commissioni ai procuratori alla firma dell’accordo, come invece avviene comunemente per i contratti professionistici dei maggiorenni. Per questa ragione il direttore generale bianconero Beppe Marotta, ieri, ha detto che non pagherà un euro a Raiola, che dal canto suo non ha minacciato l’addio del giocatore, sebbene per Kean interessamenti dall’estero non ne manchino di sicuro. Uno su tutti? Quello dell’Arsenal. Per il momento di cessioni non si parla, sebbene Moise sia fondamentalmente libero di accordarsi con chi gli pare perché ancora senza contratto (la squadra che lo prenderebbe dovrebbe solo pagare un indennizzo alla Juve): il padre del giocatore non vuole che il figlio vada all’estero. La soluzione? Possibile che si arrivi ad un accordo per la firma di un contratto e che poi Kean, nonostante l’età, come pronostica Raiola vada via, solo in prestito, all’estero. 

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