2016
Bozzo: «Morata nel valzer di attaccanti»
E sul suo assistito Bernardeschi: «E’ in rampa di lancio: ci sono offerte»
Beppe Bozzo ha architettato l’operazione che ha portato Alvaro Morata alla Juventus. A due anni di distanza da quell’affare, il procuratore ha parlato del futuro dell’attaccante spagnolo, che potrebbe tornare al Real Madrid, se decidessero di avvalersi del diritto di recompra: «Il valore di Alvaro si è moltiplicato ed è diventato un giocatore di grande spessore internazionale. Sono convinto che, come sono stati bravi due anni fa, Marotta e Paratici lo saranno ora nel cercare di trattenerlo a Torino. In questo momento non sono coinvolto nella vicenda. Resto un grande amico di Don Alfonso, il papà di Morata con cui condivido la passione per il golf. Sono sicuro che Marotta ha una strategia e sono altrettanto sicuro che non andrà direttamente dal Real a trattare: è troppo scafato per non avviare una trattativa, diciamo… off line. Ci proveranno di sicuro e potrebbero avere ottime possibilità di trattenerlo. Anche perché molto dipenderà dalla volontà di Morata, che mi risulta stia molto bene a Torino. Non sono io a dover fare il prezzo, ma attenzione: se sulla carta il suo valore può essere fra i 50 e i 60 milioni, tutto potrebbe cambiare con il grande giro di attaccanti che sta per innescarsi».
IL GRANDE GIRO – Bozzo ha, dunque, spiegato ai microfoni di Tuttosport che il futuro di Morata potrebbe intrecciarsi con quello di altri grandi attaccanti e che, dunque, potrebbe rappresentare la tessera di un puzzle molto intrigante: «Molti grandi club cercano una punta e per me ci sono cinque o sei grandi attaccanti che potrebbero muoversi: Suarez, che è nel mirino del City, Higuain, Cristiano Ronaldo, Lewandowski e Cavani. Tutti e cinque saranno presi d’assalto e non è detto, per esempio, che il City riesca a convincere il Barça a cedere Suarez o che alla fine il Real venda sul serio Cristiano. A quel punto il valore di un giocatore come Morata è inevitabilmente destinato ad alzarsi perché la domanda sarebbe superiore all’offerta. Morata è un giocatore che non sbaglia mai le partite importanti, che ha qualità tecniche immense e che si è affinato contro le difese italiane», ha spiegato il procuratore, secondo cui non è scontato che il Real Madrid possa riprendere Morata per poi cederlo altrove. Nel frattempo la Juventus sta provando ad attirare Edinson Cavani a Torino: «Trattare con il Psg è sempre complicatissimo e Cavani per venire in Italia deve rinunciare a una bella fetta dell’attuale ingaggio. E’ certamente da Juventus, ma io adesso lo vedo più in Premier che in Italia».
A CENTROCAMPO – Un altro giocatore su cui Juventus e Real Madrid dovranno confrontarsi e Isco, da tempo nel mirino bianconero: «Ma attenzione che il Real è un club molto attento alle cessioni: vendono sempre bene e Isco lo hanno pagato tanto. Queste boutique non sono così entusiaste a vendere alla Juventus, che ormai è considerata una concorrente vera e credibile per la vittoria in Champions. Perché il Real dovrebbe rinforzare una squadra che può eliminarla dalla Coppa? La Juventus è entrata nel club delle grandissime, difficile che venga “aiutata” da un Real o un Barça». Più probabile, dunque, che la Juventus punti su André Gomes del Valencia: «Anche perché quando ti siedi per trattare sai già che il giocatore sarebbe entusiasta e che il club ne fa solo una questione di prezzo. Insomma è un affare più facile».
IN VETRINA – In estate poi andrà chiarito il futuro di Paul Pogba: «Bisogna fare un’analisi attenta del suo apporto alla squadra e dell’entità dell’offerta. La Juventus ha venduto Zidane e ha vinto tanto lo stesso. E poi bisogna capire cosa pensa lui: se ricevesse un’offerta di ingaggio che la Juventus non può pareggiare…». Un altro talento in vetrina è Federico Bernardeschi, di cui Bozzo cura gli interessi: «E’ in rampa di lancio, anche grazie alla fiducia di Paulo Sousa, un tecnico che viene da un’altra cultura nella quale si dà fiducia ai giovani. Offerte ce ne sono, ma io credo che Bernardeschi sia nell’élite del calcio italiano e che debba pensare più a giocare che ai soldi o al club di prestigio».
RIFONDAZIONE – Infine, sull’approdo di Antonio Conte al Chelsea dopo l’Europeo in Francia: «Sarà una rifondazione profonda, che riguarderà anche lo stadio: non credo che chiederanno a Conte un grande successo subito, piuttosto il suo compito sarà quello di ricostruire. Penso quindi che inizierà a valutare le energie umane a sua disposizione, per poi impostare gli acquisti e le inevitabili cessioni, perché la rosa contiene molti doppioni e dovrà necessariamente essere sfrondata. Su un punto, però, sono sicuro: Conte chiederà un sacrificio per un grande attaccante, che è quello che è mancato quest’anno».