2016
Icardi: «Interisti, dove volete che vada?»
«Non mi piace cascare come fa Belotti, vorrei giocare alla Dybala»
Ogni anno si parla dell’addio di Mauro Icardi all’Inter, ogni anno il 22enne capitano nerazzurro resta al suo posto. Anche questa estate probabilmente le cose non cambieranno: Icardi, reduce da un buon campionato, ha in mente di rimanere e lo dice a chiare lettere. «Tutti gli anni si dice che devo andare via, è sempre la stessa storia. La società ha fatto un gran lavoro portando qui buoni giocatori. All’inizio vincevamo 1 – 0 ma eravamo lì, poi a gennaio abbiamo avuto un calo, ma la squadra cresce – le parole dell’argentino – . E poi dove volete che vada? Sono contento di stare qua, di fare il capitano, l’attaccante, segnare. Certo voglio vincere, ma voglio farlo qui come hanno fatto tanti prima di me». Il nuovo Icardi, in campo, pare un giocatore più pacato rispetto al passato: da capitano, con gli arbitri, protesta poco e lui stesso spiega chiaramente che il motivo è che, dopo tutto, in certe situazione urlare non serve a niente.
«NON FACCIO IL FURBO» – Anche durante le azioni, Icardi è uno che non simula quasi mai, prende colpi e sta zitto. Perché? «A volte mi tirano la maglia, non cado e non mi danno il rigore anche se c’è. In questo non aiuto l’arbitro, non lo traggo in inganno ma non gli faccio nemmeno vedere il fallo. Non mi piace cascare per provare a prendere qualcosa – spiega l’attaccante al Corriere della Sera – . Contro di noi Andrea Belotti del Torino è stato furbo: ha realizzato che il pallone gli era sfuggito, ma ha notato l’incrocio di Yuto Nagatomo e si è buttato. Io quella cosa lì non la so fare». Roberto Mancini meglio di Walter Mazzarri? «Mancini non urla mai. È un allenatore ma vede la quotidianità con gli occhi del giocatore: non ha dimenticato quel che è stato. Ti capisce. Mazzarri aveva atteggiamenti più da allenatore classico e si arrabbiava di più».
«VORREI GIOCARE DA MEZZAPUNTA» – Da qualche anno a questa parte Icardi è diventato un attaccante puro, un vero numero nove d’area, ma non nasconde che gli piacerebbe giocare un maniera diversa, come Paulo Dybala alla Juventus… «Mi piacerebbe fare più la mezzapunta, come Dybala. Lo guardo quando fa quei movimenti a uscire e gioca dietro il centravanti quando è in campo con Mario Mandzukic o Alvaro Morata – spiega Icardi – . A Gonzalo Higuain invidio la fortuna di quest’anno e di aver fatto un gol a partita. Però sono un giocatore molto simile a lui, ma a Napoli, giocando da solo in avanti, lui fa più quel lavoro di venire fuori dall’area. Io i gol li ho sempre fatti, sono un attaccante. Quest’anno sono già quattordici e ho avuto un infortunio all’inizio che mi ha condizionato». Icardi sogna Scudetto e Champions League, ma dal punto di vista privato si sente già realizzato: «Wanda Nara mi ha cambiato la vita. È una delle donne più note d’Argentina, ma mi aiuta a fare il padre e il calciatore, a stare più concentrato sulla mia carriera. Da ragazzo ho fatto tutto quel che volevo, mi sono divertito e tolto tutti gli sfizi quando stavo a Barcellona. Poi ho deciso di cambiare modo di vivere, ho conosciuto lei e tutto è stato diverso».