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2016

Cordoba: «Bonucci? Inter, che errore!»

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Ora l’ex difensore si candida per un posto in società: «Vorrei tornare»

A New York ha seguito un corso di International Sports Management alla Columbia University, ora Ivan Ramiro Cordoba potrebbe tornare all’Inter. L’ex difensore si è detto a disposizione, del resto abita a Como e l’attesa non è un problema. Sa bene che l’Inter sta attraversando un momento di transizione con l’ingresso del Suning Commerce Group: «Mi piacerebbe molto poter contribuire al bene della mia squadra del cuore. L’arrivo dei cinesi sarà positivo se faranno come Moratti e investiranno per costruire una squadra più competitiva. Presto si capiranno le loro vere intenzioni. E’ inevitabile che questo senso di instabilità si sia ripercosso anche a livello sportivo: difficile non avvertirlo pure nello spogliatoio», ha dichiarato il colombiano a La Gazzetta dello Sport.

IN PANCHINA – Poi ha parlato di Roberto Mancini, che ha avuto come allenatore. Sa, dunque, molto bene che il tecnico si aspetta che i suoi calciatori giochino a memoria, ma nella scorsa stagione non c’è stata una formazione tipo: «La sua forza è sempre stata quella di trovare un nucleo di 11-14 giocatori su cui puntare. Evidentemente alcuni di questi elementi non sono stati in grado di dare le risposte che lui si aspettava». A proposito di allenatori, tocca a José Mourinho, che reputa il migliore perché il suo metodo non è replicabile e perché non accantona mai nessun giocatore: «Tutti possono usare le sue idee tattiche, ma non gestire il gruppo come fa lui. Abbiamo anche litigato, ma sapeva che certe mie critiche erano giuste e finiva per apprezzarle».

CHI E’ ESPLOSO E CHI E’ IMPLOSO – L’attenzione si sposta su Leonardo Bonucci, che Cordoba ha conosciuto nell’Inter, visto che il difensore della Juventus ha un passato nelle giovanili nerazzurre: «Gli è servita molto proprio la carriera giovanile da noi. Un peccato che non sia rimasto: il fatto è che nessuno ha colto le sue potenzialità». Mario Balotelli, invece, si è smarrito. Per Cordoba è rimasto un ragazzino, non è riuscito a fare il cambio necessario a livello mentale. Ma non solo: «Probabilmente ha avuto sempre un entourage che lo ha consigliato male». L’avversario più duro che Cordoba ha affrontato in carriera è Ronaldo, ma cita anche Zlatan Ibrahimovic. 

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