Da San Paolo: «Calleri è già dell’Inter»

Si riapre il mistero riguardante il cartellino dell’argentino: di chi è?

Jonathan Calleri e l’Inter, una storia vecchia ma ancora terribilmente attuale: l’attaccante argentino, passato in estate dal Boca Juniors al San Paolo (tramite Deportivo Maldonado), sarebbe infatti di proprietà nerazzurra. A dirlo non sono le solite indiscrezioni giornalistiche, ma proprio uno dei compagni di squadra del giocatore, che finora ha segnato sei gol in sette partite con la maglia dei brasiliani. Kelvin, intervistato l’altro giorno da un giornale sudamericano, si è soffermato a parlare proprio delle gesta del compagno di squadra, tornato in auge anche sul mercato (si era parlato, per esempio, di un interessamento della Roma), dicendo senza mezzi termini: «Mi pare abbia già un contratto per la prossima stagione con l’Inter». La bomba è stata sparata così, a mezzo stampa, e torna a fare luce su una faccenda che in verità non è mai stata chiara: perché a gennaio l’Inter era ad un passo da Calleri, salvo poi fare marcia indietro all’ultimo per questioni legate al suo cartellino.

IL CARTELLINO DI CALLERI: MISTERO – Il cartellino dell’argentino, per chi non ricordasse, è infatti di un fondo inglese, la Stellar Group, che lo ha rivelato dal Boca Juniors. Essendo vietato a norma di regolamento la detenzione di cartellini di giocatori da parte di terzi (ovvero fondi e agenzie), la Stellar aveva allora deciso di far tesserare il giocatore presso il club uruguaiano di seconda divisione del Deportivo Maldonado, dove erano già transitati altri giocatori, al fine poi di prestarlo ad un terzo club europeo, cosa mai avvenuta. Così Calleri è finito al San Paolo, ma la mossa pareva sin da subita volta a parcheggiare l’argentino in ottica della prossima stagione, quando sarebbe arrivato in Europa, probabilmente con il cartellino riscattato dal San Paolo e rivenduto al miglior offerente. Da qui le voci, fino all’affermazione di ieri di Kelvin che ha scoperchiato un pentolone che pareva essere chiuso. Sarà vero o sarà falso?