2016

Biabiany: «Terzino per l’Inter? Eccomi»

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«Juventus? Non è lontana, ma servono rinforzi, continuità e rabbia»

E’ bastato un anno a Jonathan Biabiany per tornare al top: rischiava di non giocare più per l’aritmia e, invece, ha trovato la forza per rilanciarsi e costruirsi una seconda vita da atleta nell’Inter. «Quello che mi è successo è stata la punizione dell’Inter per aver trovato l’accordo col Milan», ha scherzato l’esterno ai microfoni di Tuttosport. Poi si è fatto serio: «Ti passano per la testa tante cose, anche brutte. E la prima preoccupazione diventa la salute. Per fortuna sono stato subito tranquillizzato dai dottori ma, se fossi stato costretto a smettere, non sarebbe stato un dramma perché nella vita si possono fare tante cose ugualmente belle. All’inizio guardavo il campionato in tv poi, quando mia moglie Sara ha capito che ne soffrivo, ha iniziato a organizzarmi sempre qualcosa durante il week-end».

IL PROGETTO – Tornare ad allenarsi con i compagni dopo 3-4 mesi di corse solitarie è stata una liberazione per Biabiany, che traccia un bilancio della stagione: «Voto? Sei e mezzo: saremmo stati da 7 con la Champions. Però torneremo in Europa ed è un buon punto da cui ripartire. Juventus? In questo momento loro fanno parte delle 5-6 migliori squadre d’Europa, mentre l’Inter deve ancora acquisire qualcosa per raggiungerli. Non credo però che siamo così lontani da loro. Sicuramente l’arrivo di qualche giocatore esperto può aiutarci, senza dimenticare che qui c’è già gente come Miranda e Felipe Melo. Cosa ci manca? Continuità e un po’ più di rabbia. Dobbiamo avere quella cattiveria che dimostra la Juve nel cercare la vittoria». Biabiany ha fiducia nell’Inter: «Siamo giovani. E sono convinto che, rimanendo tutti, potremmo giocare la Champions insieme. Questa Inter può solo crescere». E può farlo anche Geoffrey Kondogbia: «Gli ho sempre detto di avere pazienza, di stare tranquillo perché, alla prima partita che avrebbe sbagliato, gli sarebbero andati tutti addosso. Di certo sui giudizi ha influito pure il prezzo che è stato pagato e credo sia stato un peso in più anche per lui».

“CI PENSO IO” – Si parla poi di futuro, visto che mezza Serie A lo cerca: «Beh, ma io voglio restare solo all’Inter ed essere protagonista qui», ha spiegato Biabiany, che ha giocato tanto con Roberto Mancini: «Se qualcuno mi avesse detto che dopo un anno di stop avrei giocato tutte queste gare nell’Inter, non ci avrei creduto. Mancini? Adesso è più esperto, ha più grinta e sa bene quello che vuole. Terzino? Non ho problemi a fare quel ruolo, anche Mourinho mi diceva sempre che mi vedeva più da terzino che come ala. Io volevo giocare solo avanti… Ma ero giovane e adesso, essendo più esperto, non avrei nessun problema a giocare in difesa anche perché con Donadoni a Parma nel 3-5-2 spesso, scalando, facevo il 4° basso. Non ho nessun problema a stare lì, a me importa giocare… non fare gol».

IL MENTORE – Infine, su Roberto Donadoni, l’allenatore a cui deve di più e che non ha avuto la chance di allenare una big: «È incredibile questa cosa: per come allena sul campo e prepara le partite lui è un maestro. Lui al Milan? Sì, lì potrebbe tranquillamente giocarsi le sue chance».

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