2016
Ausilio: «Mancini e Icardi intoccabili»
Il d. s. apre al ritorno di Moratti al vertice: «Con lui ho lavorato bene»
L’Inter compra, non vende: parola di Piero Ausilio. Il direttore sportivo nerazzurro, intervenuto stamane nel corso di una intervista, ha voluto rassicurare i tifosi: le ultime intricate vicende societarie non cambieranno i piani del club in vista del mercato e, sopratuttto, non ci saranno sacrifici, come quello di Roberto Mancini, confermato allenatore anche per la prossima stagione, o di Mauro Icardi. «Icardi è un giocatore importante, alla sua età ha già fatto cinquanta gol – spiega Ausilio – . Lui è il nostro capitano e costuiremo la squadra intorno a lui. Stiamo facendo di tutto per tornare in alto in classifica». Discorso identico per Mancini: «Dobbiamo riprogrammare il futuro, ma quest’anno abbiamo fatto tredici punti in più dello scorso anno, quindi andiamo avanti con questi calciatori. Se ci sarà l’occasione, poi, compreremo ancora, ma di sicuro l’allenatore rimarrà». Dunque nessun dubbio su chi resta, qualcuno invece su chi può arrivare e chi può andare via…
«MORATTI? CON LUI SONO STATO BENE» – «Eder Citadin Martins? Per lui non abbiamo ancora speso, lo faremo come da accordi tre due o tre anni… Ha un prestito biennale dalla Sampdoria con obbligo di riscatto nel 2017 – le parole di Ausilio a Radio Anch’Io Sport su Radio Uno – . Eder non si discute. Potevamo prendere un centrocampista, è vero, ma avevamo difficoltà in attacco». Sugli acquisti e la possibilità di prendere giocato italiani… «Abbiamo firmato un contratto con la UEFA per il Fair Play Finanziario e dobbiamo rispettare certi parametri, non ci sono altre soluzioni. Italianizzare la squadra? Mi piacerebbe, ci stiamo provando, ma non è facile. L’acquisto di Lucas Biglia dalla Lazio? Ci piace, ma Claudio Lotito non lo ha mai messo in vendita e sicuramente non ha un prezzo abbordabile». Chiosa sul futuro dell’Inter: oggi si parla di un ritorno al comando di Massimo Moratti… «Io so poco di queste cose e mi occupo di altro, ho lavorato bene con Moratti e lo faccio con Erick Thohir. Siamo migliorati tantissimo, crediamo ancora alla Champions League».