2016
Gasperini manda un avviso chiaro a Preziosi
Il presidente vorrebbe più accondiscendenza, ma ci sono nodi irrisolti
Il futuro del Genoa è, ancora una volta, come sempre, tutto da ridisegnare. La squadra rossoblu con la vittoria dell’altro giorno ha messo in cassa un altro campionato sufficiente, ma è chiaro che le ambizioni rossoblu non dovranno e non potranno fermarsi dove sono adesso. Il primo nodo, quello principale, riguarda il futuro di Gian Piero Gasperini: l’allenatore ieri ha chiaramente detto di attendere una mossa concreta da parte del presidente Enrico Preziosi per il rinnovo di contratto, in scadenza al termine della prossima stagione. Rimanere per ricostruire non è un’ipotesi contemplata, a quanto pare. «La palla ora passa a Preziosi – ha detto Gasperini – . Con lui ho un buon rapporto e non ho nessuna voglia di litigare. Potrebbe darsi che la società abbia altre idee ed altri progetti, parlare del futuro al termine della stagione è normale in tutte le squadre. Vediamo cosa succederà». Difficile capirlo in due parole, ma ci si può fare comunque un’idea…
SETTE PRESTITI INDEFINITI – Gasperini avrebbe chiesto garanzie sul progetto: una squadra costruita per crescere nel tempo, quindi niente più formazioni radicalmente stravolte da una sessione di mercato all’altro. Preziosi, dal canto suo, avrebbe più di qualche frizione con l’attuale tecnico: la sua idea sarebbe quella di avere in casa un allenatore più aziendalista, ovvero più accondiscendente, che gli permetta di proseguire l’attuale politica del club, quella basata essenzialmente sulle occasioni e sul risparmio. Anche quest’anno, per esempio, il Genoa ha in rosa sette giocatori in prestito: nessuno di questi, al momento, ha il posto garantito l’anno prossimo in rossoblu, dunque è possibile una nuova rivoluzione. Ci sarebbe poi la questione Blerim Dzemaili, in prestito dal Galatasaray: come vi avevamo rivelato in esclusiva l’intenzione del centrocampista svizzero sarebbe quella di rimanere in rossoblu, ma restano da risolvere molti nodi, soprattutto in seno alla società, come riporta oggi La Repubblica – Genova.