Genoa: per Castan c’è un problema

Per Ansaldi l’Inter offre contropartite, offerta per Lapadula (ma è dura)

Non proprio tutto tace in casa Genoa: i rossoblu, ancora impegnati a risolvere la grana allenatore, provano in ogni caso a muoversi sul mercato guadagnando tempo. Ieri i rossoblu avrebbero sondato il terreno con la Roma per Leandro Castan: il difensore brasiliano, fino a un anno fa titolare in giallorosso, è rimasto in questa stagione per parecchi mesi lontano dai campi a causa di un intervento alla testa per un aneurisma cerebrale che ha fatto temere per la sua carriera. Adesso Castan sta bene, può giocare e la Roma, soprattutto, potrebbe cederlo. Il Genoa è molto interessato al centrale, che però ha un problema di ingaggio piuttosto grosso: guadagna circa 2 milioni di euro netti a stagione, una cifra decisamente fuori dal budget dei liguri. L’affare Castan, in ogni caso, potrebbe incastrarsi col contributo della Roma in quello che riguarda Cristian Ansaldi, giocatore che piace molto ai giallorossi, a caccia di un esterno. 

GENOA: ANSALDI – INTER CON SCAMBIO, OFFERTA PER LAPADULA – Sull’argentino ex Zenit però al momento il club in pole position parrebbe l’Inter, favorita dai buoni rapporti con la dirigenza rossoblu. Il fatto è che il Genoa per Ansaldi chiederebbe soprattutto cash da reinvestire poi sul mercato (soprattutto per un attaccante), mentre i nerazzurri offrirebbero contropartite tecniche: Diego Laxalt, centrocampista uruguaiano già in prestito al Genoa l’ultima stagione, più il giovane Assane Gnoukouri o qualche altro baby-talento che però al momento non pare interessare più di tanto ai rossoblu. Capitolo attacco: i rossoblu avrebbero presentato un’offerta da 7 milioni di euro per Gianluca Lapadula al Pescara, al giocatore invece andrebbe un contratto da 800mila euro netti a stagione. Così i rossoblu puntano a rimanere in corsa per il giocatore, riporta Il Secolo XIX oggi, che però piace anche a Napoli, Juventus e Milan. L’alternativa allora rimane sempre Bruno Petkovic del Trapani, valutato però la bellezza di 10 milioni di euro: forse un po’ troppi.