2016

Empoli, Saponara: «Qui fino a giugno»

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Il trequartista sul suo futuro: «Mi vedo ancora in A, mi piace moltissimo»

E’ il centrocampista italiano più prolifico del 2015 e nel ruolo è secondo solo a Josip Ilicic: parliamo di Riccardo Saponara, che ha firmato 12 reti nell’anno appena trascorso.

LA RINASCITA – Il trequartista dell’Empoli lo ha definito della risurrezione ai microfoni di Tuttosport: «Dopo una stagione e mezzo difficilissima, sono tornato il giocatore che ero in B nel biennio 2011-2013. Sento però di essere cresciuto ulteriormente e di avere ancora margini per migliorare e questo lo devo all’Empoli che mi ha dato la possibilità di giocare con continuità. Credo che l’esperienza milanese, negativa sotto molti punti di vista, mi abbia comunque arricchito tanto e plasmato non solo nel carattere. Esperienza al Milan? Non la considero un fallimento, ma se devo trovare un colpevole, imputo tutto a me stesso. Sicuramente non ero maturo per un’esperienza del genere e non ho saputo sfruttare le poche occasioni che ho avuto. Poi, ovvio, non sono stato fortunato, ho avuto tanti problemi fisici e non ho trovato un ambiente sereno che potesse aiutare l’inserimento di un giovane proveniente dalla B».

MAGLIA AZZURRA – Considerato da Alessandro Del Piero e Cesare Prandelli pronto per la Nazionale e il miglior trequartista italiano, Saponara ha replicato: «La Nazionale è una conseguenza di quello che riuscirò ad esprimere con l’Empoli. Ovviamente spero di arrivare in azzurro, ma dipenderà dal mio lavoro. Personalmente spero di arrivare in doppia cifra nei gol e di continuare a divertirmi con i miei compagni». 

ASPETTATIVE E OBIETTIVI – Un ottimo avvio di stagione a livello personale e di squadra: «Siamo andati oltre le nostre aspettative, però analizzando la nostra rosa in modo lucido, si poteva prospettare un campionato positivo. Sono arrivati giocatori di qualità e chi è rimasto ha un anno di esperienza in più in A. La scorsa stagione quando affrontavamo determinate squadre accusavamo una sorta di sudditanza, adesso invece giochiamo senza timori, a viso aperto contro chiunque. Vanno fatti i complimenti alla società, brava nell’individuare un tecnico che per metodi di lavoro avesse analogie con Sarri. In questo modo l’Empoli ha dato continuità al lavoro di tre anni e Giampaolo, un maestro di calcio, è stato bravo a non stravolgere la squadra. All’inizio si è adattato e poi ha iniziato a inserire alcune sue idee, secondo me migliorando il nostro gioco. Per il momento l’obiettivo è la salvezza. Poi, quando raggiungeremo la tranquillità, sarà importante porsi un altro obiettivo per non sedersi, perché altrimenti potremmo andare incontro a brutte figure. Siamo per lo più giovani, è giusto avere voglia di fare sempre meglio e non accontentarsi». 

LA RIPRESA – Saponara ha poi presentato la sfida di domani contro l’Inter: «Sarà difficile perché loro, oltre ad avere grandi individualità, sono una squadra fortissima dal punto di vista fisico. Noi, invece, proprio sotto questo aspetto possiamo subire l’impatto. Però abbiamo altre doti e se l’Inter non si calerà nel match con la giusta mentalità potrà essere messa in difficoltà dal nostro pressing alto, dalla nostro gioco, dalla nostra spensieratezza». 

MERCATO – Infine, sul suo futuro: «Fino a giugno non mi muovo da Empoli. Sono riconoscente a questa società e voglio togliermi qualche soddisfazione con questi ragazzi. Poi chissà. Mi vedo ancora in serie A perché questo è un campionato che mi piace moltissimo, ma non posso escludere un’esperienza all’estero se si presenterà un progetto importante».

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