2014

Calciomercato di gennaio, gli affari più importanti

Pubblicato

su

CALCIOMERCATO RIEPILOGO ACQUISTI – Il calciomercato di gennaio ha chiuso i battenti e da qui a maggio si penserà solo al calcio giocato. La nostra Serie A si dimostra sempre più povera con i grandi club italiani (la maggior parte) impegnati in scambi o prestiti mentre in Europa il Chelsea ha speso 60 milioni di euro per assicurarsi Matic, Salah e Zouma (quest’ultimo arriverà a giugno), il Manchester United 45 per Juan Mata, il Psg 25 per Cabaye.

LE ITALIANE – In Italia la Juventus non aveva bisogno di grossi rinforzi ma ha ha piazzato il colpo Osvaldo prelevandolo in prestito gratuito e con diritto di riscatto fissato a 19 milioni. Il Napoli, che stando a De Laurentiis aveva 50 milioni da spendere, ha comprato Jorginho in comproprietà dal Verona, Ghoulam dal Saint-Etienne e Henrique per una spesa totale di 13,5 milioni con la piazza che non è molto contenta dell’operato della società partenopea. Il Milan, molto attivo, ha portato in Italia Rami, Honda, Essien, Taarabt senza spendere un euro, a differenza dei cugini nerazzurri. L’Inter, dopo aver mandato all’aria lo scambio GuarinVucinic con la Juve, ha acquistato Hernanes per 20 milioni di euro piazzando uno dei colpi più importanti del mercato di gennaio e D’Ambrosio dal Torino. La Roma ha rinforzato numericamente e qualitativamente la rosa di Garcia con Nainggolan (prelevato in comproprietà per 9 milioni), Toloi e Bastos, oltre ad aver portato in Italia diversi giovani promettenti come Paredes (parcheggiato al Chievo), Sanabria (prestato al Sassuolo) e Berisha. Anche la Fiorentina si è mossa a gennaio. I viola, costretti ad operare sul mercato a causa degli infortuni di Gomez e Rossi hanno regalato a Montella Anderson, ex promessa del Manchester United, e Matri. Tra le altre, da segnalare gli 11 acquisti del Sassuolo che ha comprato una nuova formazione a Malesani e la Lazio che ha rimpiazzato Hernanes con l’interessante Kakuta, oltre ad aver portato in Italia il portoghese Helder Postiga.
Tante idee per i nostri direttori sportivi e pochi euro con il taglio profondo che distanza le squadre italiane da quelle europee che continua ad allargarsi in ogni sessione di mercato: correre al riparo è urgente e di vitale importanza.

Exit mobile version