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Calciomercato: la classifica dei migliori acquisti che non si sono fatti

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Come ogni sessione invernale di calciomercato, le voci sono state tante, i titoli a effetto dei giornali pure, gli affari davvero concretizzatisi molti di meno

Come ogni sessione invernale di calciomercato, le voci sono state tante, i titoli a effetto dei giornali pure, gli affari davvero concretizzatisi molti di meno, i colpi davvero eclatanti boh, lo si capirà strada facendo.

Rispetto ad altri anni, va detto, le prime pagine dei quotidiani sportivi sono state più sobrie, più lontane da certe sparate che facevano sognare per quanto sembrassero irrealizzabili e lo fossero sul serio. Il motivo principale risiede nella sobrietà, non tanto in chi scrive, piuttosto in chi si trova ad operare senza grandi possibilità di spesa. A tutto questo poi si aggiungono tre altri fattori che hanno trovato un grande spazio mediatico.

1) La lotta scudetto. Il duello Inter-Juventus è quanto mai avvincente ed è il l’interesse principale di tutti. Non solo: tra esplosione di Yildiz, Supercoppa nerazzurra con nuova formula su più giorni e clamoroso esonero di Mourinho, il peso dei fatti ha avuto la maggiore. Il che non è neanche un male perché di materia oggettivamente intrigante ce n’è stata parecchia, molto più appassionante di operazioni altrettanto oggettivamente minori.
2) Il dolore e il ricordo. Nel mese di gennaio ci hanno lasciato Franz Beckenbauer e Gigi Riva. Inevitabile che abbiano occupato meritatissime pagine: due grandi di quel calibro hanno fatto la storia del calcio e chi legge ancora sulla carta stampata è vissuto nel loro mito, ha voluto saperne ancora di più.
3) Il fenomeno. La vittoria agli Australian Open di Jannik Sinner è stata un’esplosione. Non ha occupato solo i giorni del successo, ma anche quelli prima e quelli dopo. Tutto assolutamente giusto, è più che possibile che il ragazzo si sia già assicurato il titolo di personaggio del 2024.

Fatta la premessa, quali sono state le operazioni alle quali un po’ si è creduto e che poi non si sono realizzate? Ecco le migliori 4.
1) Djalò all’Inter. A inizio gennaio, Marotta ha preso Buchanan, si è praticamente assicurato Zielinski e Taremi per giugno, si pensava avesse in pugno Djalò, che invece è finito alla Juventus.
2) «Polizza Champions». Titolo del giorno dell’Epifania del Corriere dello Sport relativo a 3 acquisti che avrebbero assicurato il Napoli sulla possibilità del quarto posto. In realtà, nessuno tra Dragusin, Samardzic e Soumarè è arrivato. E il genoano ha salutato la Serie A, direzione Tottenham.
3) L’affaire Samardzic. Il giocatore dell’Udinese ha pretese tali per le quali finisce per restare dov’è. Ad un certo punto è sembrato che se lo disputassero Juve e Napoli, ma è stato un flebile indizio, affievolitosi con il passare dei giorni.
4) Il viaggio di Kean. Doveva andare in prestito all’Atletico, a Madrid c’è andato ma il responso delle visite mediche ha indotto Simeone a rispedirlo indietro. In questo caso, nessun retroscena di mercato, solo una scelta che riavvicinando l’attaccante alla Juve lo potrebbe avere allontanato definitivamente dall’ipotesi di convocazione azzurra per l’Europeo.

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