2016
Bari, dal verbale: mercato ridimensionato
Per la panchina spunta il nome di Cosmi, reduce dai play-off col Trapani
Che il Bari non se la passi bene è chiaro, ma dai verbali del consiglio di amministrazione di venerdì scorso emerge anche qualcosa in più: la società di Gianluca Paparesta è ad un passo dalla liquidazione, ovvero dal fallimento, a causa di perdite accumulate per circa 5 milioni di euro negli ultimi mesi. A trarre la conclusione i revisori dei conti che, oltre a constatare il passivo del Bari, hanno fatto esplicitamente riferimento all’ultimo bilancio pugliese, quello del 30 aprile scorso, in cui era lo stesso Paparesta che annunciava che, senza liquidità immediata, la società sarebbe stata messa in liquidazione. Di più: Paparesta in quel verbale parlava di una radicale riorganizzazione del personale e dello staff tecnico, che tradotto in altri termini significava nient’altro che la previsione di un mercato ridimensionato e fatto al risparmio per la prossima stagione. Tutto questo quando Ahmad Noordin Datò però pareva ad un passo dall’acquisto del 50% delle quote di maggioranza relativa del club.
BARI: COSMI NEL MIRINO – Adesso il club, dilaniato dalla faida interna tra Paparesta e il socio di minoranza Cosmo Giancaspro, attende ancora i soldi di Noordin (che si dice possa essere in città nei prossimi giorni, ma non ci sono certezze) e si prepara alla ricapitalizzazione da 7,5 milioni di euro promessa entro il 21 giugno: dopo quella data, il fallimento sarà una realtà. Nel mezzo spunta di tutto: minacce private via social all’advisor dell’operazione, l’avvocato Grazia Iannarelli, debiti accumulati con creditori vari, contributi non pagati e quote soggette a pignoramento, come lo stesso Paparesta aveva ammesso in quel celebre bilancio del 30 aprile. Poi c’è il dato tecnico di una società che deve comunque guardare avanti e lo fa partendo dall’allenatore: Serse Cosmi, reduce dalla sconfitta nei play-off col Trapani, è il nome nuovo per la panchina ed il dopo-Andrea Camplone. Oltre a Cosmi tengono sempre banco i nomi di Roberto Stellone e Stefano Colantuono, come riporta oggi La Gazzetta del Mezzogiorno.